Come da tradizione, gli italiani anche quest’anno hanno lasciato il vecchio anno e iniziato quello nuovo con gli auguri del Capo dello Stato. Il discorso del presidente Sergio Mattarella quest’anno è stato davvero molto sentito dagli italiani, è stato atteso, ascoltato, seguito con affetto e devozione. Lo dicono i dati e i commenti che ne sono seguiti.
Forse gli italiani hanno bisogno di sentire parole buone, sagge, frasi di incoraggiamento, motivazionali. Parole pronunciate con garbo e gentilezza ma anche con fermezza e rigore. Non è difficile apprezzare ed essere d’accordo con il discorso del Presidente, abbiamo vissuto in questi anni un crescente odio, non solo verbale, che ascoltare raccomandazioni e moniti di questo stampo rassicura e rasserena. Forse è proprio di questo di cui tutti necessitiamo. Basta insulti, offese, bassa ironia alle spese degli altri, basta esortazioni alla violenza, alle volgarità, ai modi di fare spocchiosi e boriosi.
Accennando all’importanza di creare un “futuro comune, da costruire insieme” il Capo dello Stato spiega che ciò è possibile solo essendo “rispettosi gli uni degli altri. Vuol dire essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee rifiutare l’astio, l’insulto, l’intolleranza, che creano ostilità e timore”. Potrebbe sembrare un discorso retorico, Mattarella stesso ne è consapevole, ma è evidente che è anche di una buona e confortevole retorica che abbiamo bisogno tutti, altrimenti non si giustificherebbe il boom di ascolti e approvazione che ha avuto il discorso di fine anno.
Anche noi vogliamo ripartire dalle parole del Presidente, perché crediamo fortemente che non bisogna “aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società”. La speranza del Presidente, che è la speranza di tutti noi, è alimentata dalla consapevolezza che l’Italia ha “risorse importanti; e vi sono numerosi motivi che ci inducono ad affrontare con fiducia l’anno che verrà. Per essere all’altezza del compito dobbiamo andare incontro ai problemi con parole di verità, senza nasconderci carenze, condizionamenti, errori, approssimazioni”.
E a proposito di limiti, Sergio Mattarella accenna all’importanza di rapportarsi con gli altri, chiunque essi siano, percepita come opportunità e non come limite, ed è proprio questo che dà senso alla vita: riconoscerci comunità!
Grazie al Presidente Mattarella per le sue parole di incoraggiamento, siamo pronti a ricominciare da qui!
foto: Ansa