Non solo gli scimpanzé, ma in generale le scimmie ci incuriosiscono soprattutto per le somiglianze nei comportamenti che abbiamo, ecco alcune
Il fair-play
Probabilmente avrete visto il video virale di uno studio che ha incluso delle scimmie cappuccino a cui veniva chiesto di restituire un sasso in cambio di o un pezzetto di cetriolo o un chicco d’uva che le scimmie preferiscono. Se una delle scimmie in cambio riceveva il pezzetto di cetriolo, vedendo che l’altra scimmie riceveva il chicco d’uva, diventava furioso.
Le scimmie riconoscono le facce
Secondo uno studio condotto dal ricercatore Christoph Dahl, dell’Istituto Max Planck in Germania le scimmie sono capaci di riconoscere una faccia conosciuta in mezzo a una folla di persone. “Da piccoli siamo abituati ai visi di altre persone. Impariamo a riconoscere le piccole differenze che contribuiscono all’apparenza individuale”, dice Dahl. E questo lo sanno fare anche le scimmie.
Il gesto del “no”
I bonobo dello Zoo di Lipsia sono stati filmati mentre scuotevano il capo per far capire i loro piccoli la disapprovazione dei loro gesti, come ad esempio mentre giocavano con il cibo invece di mangiare. In un caso una madre ha salvato il suo neonato bonobo dall’arrampicarsi su un albero. Il piccolo ha fatto numerosi tentativi di avvicinarsi all’albero, la mamma lo recuperava ogni volta, ma poi nell’ultimo tentativo del piccolo, sua madre lo ha preso per la gamba e gli ha fatto il gesto del “no” con la testa mentre lo guardava. Anche se i ricercatori non sono sicuri se i bonobo vogliono veramente dire di “no”, secondo un altro scienziato questo comportamento potrebbe indicare un primo precursore al nostro scuotere del capo.