La Svizzera ha una lunga tradizione nell’accogliere studenti stranieri in scuole private. Si tratta di una formazione elitaria che attrae soprattutto giovani russi, tedeschi, francesi, inglesi e nordamericani
La Federazione svizzera delle scuole private (FSSP) stima a 100.000 i giovani iscritti in scuole private svizzere. Oltre alle famiglie straniere, anche quelle svizzere affidano i loro pupilli ai collegi privati. Isabelle Montandon, portavoce di FSSP, spiega che nei collegi gli studenti stranieri rappresentano circa l’80% mentre il resto sono svizzeri. Per favorire la varietà, alcune scuole hanno introdotto delle quote per evitare la presenza di troppi giovani di un solo paese.In alcuni istituti, la percentuale di giovani stranieri è comunque molto alta. «Viviamo nell’era della globalizzazione. Gli ambienti internazionali sono molto apprezzati. Questa è la grande differenza tra le nostre scuole private svizzere e, per esempio, quelle della Gran Bretagna, dove l’80% degli studenti è inglese e il 20% straniero», afferma Christophe Clivaz, direttore dell’organizzazione Swiss Learning. L’organizzazione ginevrina promuove una dozzina dei migliori collegi svizzeri dove sono rappresentate 120 nazionalità. «Una scuola che vuole far parte dell’organizzazione deve rispettare standard molto elevati. Deve essere stata fondata prima del 1960, avere ricevuto l’accreditamento di cantoni e organizzazioni internazionali e accogliere almeno 150 interni», spiega Clivaz. In tutto, ci sono circa 110 collegi privati in Svizzera che offrono svariati programmi di studio e curriculi per tutti i gusti. «Le scuole private svizzere offrono programmi di ogni tipo: maturità internazionale, livello A del sistema britannico, maturità tedesca. Un altro vantaggio è il plurilinguismo», spiega Clivaz. Montandon aggiunge che «gli studenti sono accompagnati dai loro maestri che li sorvegliano ottimamente. Le famiglie straniere si fidano della Svizzera per l’eccellenza dell’educazione».
Altri elementi positivi sono la posizione strategica in mezzo all’Europa, la sicurezza, la stabilità del Paese e i bei paesaggi. Richard Rorvig, consigliere in questioni politiche ed economiche presso l’ambasciata USA a Berna, ritiene che le scuole internazionali sono particolarmente utili per le famiglie residenti all’estero. I suoi due figli sono già stati a scuola in Polonia, Germania, Romania e Svizzera. «Quando i bambini arrivano in un Paese nuovo, hanno molte difficoltà a farsi degli amici. Ma è più facile tra studenti internazionali che sono abituati a cambiare ambiente», spiega Rorvig, che è molto soddisfatto della scelta: «Le infrastrutture sono molto belle ed è un po’ come essere in un’ONU in miniatura, i bambini vengono dai quattro angoli del globo». Scegliere una scuola privata in Svizzera non è un impresa facile. «La prima cosa da fare è chiedersi quale programma i ragazzi seguiranno. Poi bisogna vedere se ci sono esigenze riguardanti la seconda lingua», spiega Montandon. Essendo l’inglese solitamente la prima lingua d’insegnamento, si può limitare la rosa delle possibili scuole decidendo per esempio di aggiungere il francese. In questo modo rimangono tre o quattro scuole nella Svizzera romanda.