Soldi e promesse di agevolazioni nella carriera politica sono le offerte per convincere a cambiare partito
Secondo quanto pubblicato da Der Sonntag rappresentanti dell’UDC hanno lanciato una campagna acquisti per assicurarsi il passaggio nel loro partito di alcuni politici del PPD. Nel mirino ci sono spesso gli scontenti della borghesia di destra e le giovani leve del PPD. Emmanuel Kilchenmann, trentunenne promessa del PPD friburghese, ha dichiarato pubblicamente di essere stato un obiettivo UDC cui è stato fatto notare la maggiore potenzialità dell’UDC a livello nazionale e migliori agevolazioni nella carriera politica. “C’erano anche aspetti finanziari”, afferma Kilchenmann, “ma io non sono comprabile e non tradisco i miei valori”. Se da Kilchenmann l’UDC ha incassato il rifiuto, meglio è andata con il consigliere nazionale, il san gallese Thomas Müller, che in gennaio è passato all’UDC. Anche in questo caso ci sarebbero i soldi come esca. Addirittura la proposta di finanziargli la campagna elettorale. Müller smentisce però tutto categoricamente: “La mia decisione è da ricondurre all’evoluzione del PPD degli ultimi anni e non a interessi di carriera”.
Per l’ingaggio del ticinese Fiorenzo Cotti, pronipote dell’ex consigliere federale Flavio Cotti, si sono addirittura scomodati i vertici dell’UDC. In un colloquio nel marzo 2011 Toni Brunner e Christoph Blocher hanno proposto a Cotti una candidatura al Consiglio nazionale. Sarebbe un passaggio notevole, poiché Cotti è ben radicato nell’economia e nella politica ticinese. Fino ad ora Cotti ha desistito ai propositi dell’UDC, anche perché l’UDC Ticino si è opposta veemente, rifiutando entrate trasversali imposte dai vecchi politici dell’UDC Svizzera. Altri casi sembrano evidenziare i metodi adottati dall’UDC. Per i politici PPD Markus Zemp (AG) e Gerhard Pfister (ZG) sono però solo voci, che mirano a screditarli, rilevando che per loro è inammissibile tradire i propri ideali. Comunque c’è da chiedersi come mai l’UDC ricorra a questa strategia per cercare i propri candidati in altri partiti. Che tiri aria di crisi nel partito, appare inimmaginabile, poiché l’UDC nei sondaggi è accreditata a rimanere il primo partito alle prossime elezioni parlamentari. Forse nel partito è iniziato il processo del cambio di guardia, che richiede adeguati ricambi ai vertici che all’interno non si trovano.
Laconica la presa di posizione del segretario generale PPD: “L’UDC è dell’idea, che da noi si possa trovare personale capace. Giusto, noi abbiamo personale capace”.
Gaetano Scopelliti