Si chiama “Vaccinazioni aggiornate?” la nuova campagna, lanciata dall’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP in occasione della Settimana europea della vaccinazione che si è tenuta dal 24 al 30 aprile. Secondo l’Ufficio, infatti, la domanda se le vaccinazioni sono aggiornate o meno “suscita incertezza” perché “per i pazienti non è facile decifrare il libretto di vaccinazione cartaceo; e dato che può essere smarrito, talvolta è praticamente impossibile verificare se è aggiornato”. La campagna “Vaccinazioni aggiornate” vuole, infatti, rendere chiaro quali sono i vantaggi del libretto di vaccinazione elettronico. “Il libretto di vaccinazione elettronico ci permette di sapere sempre se siamo aggiornati con le vaccinazioni, poiché il software analizza automaticamente il nostro stato vaccinale in funzione del calendario vaccinale svizzero più recente – dichiara l’UFSP – Se lo stato vaccinale non è aggiornato, il libretto elettronico può avvisarci immediatamente per SMS o per e-mail, indicandoci la vaccinazione o il richiamo da fare”. Un altro vantaggio sarebbe quello di avere sempre l’accesso al libretto, anche all’estero o in caso di emergenza.
Secondo l’UFSP nel giro di un anno il numero di persone che lo utilizza è fortemente aumentato, passando da 150 000 utenti nel 2018 agli attuali 214 000, per i quali sono state registrate 4 milioni di vaccinazioni. Su www.meineimpfungen.ch ci si può registrare, la validazione costa 10.- franchi.
A proposito di vaccini…
In Svizzera da gennaio sono stati segnalati oltre 100 casi di morbillo in Svizzera (vedi box). In merito a questi numeri l’immunologo svizzero Beda Stadler in un’intervista a Bluewin ha detto: “Ciò è dovuto unicamente ai ‘no vax’. E purtroppo questo gruppo è cresciuto negli ultimi anni. Oggi esistono fin troppi modi per diffondere stupidaggini su internet”. Un altro problema, secondo l’immunologo sarebbe che “I giovani di oggi non conoscono quasi più persone che abbiano sofferto di malattie evitabili grazie ai vaccini. La mia generazione, al contrario, doveva ancora confrontarsi con dei casi di poliomielite. Oggi esistono dei ragazzi che non sanno più neanche di cosa si tratti”.
Dell’obbligo di vaccinazioni sulla situazione italiana Stadler commenta a Bluewin: “Io sono un liberale e per anni sono stato contrario all’obbligo di vaccinazioni. Ma ho completamente cambiato opinione. In Italia si sta agendo secondo me nel modo giusto. Anche in Svizzera occorre introdurre degli obblighi, accompagnati da pesanti sanzioni, per far sì che si possa ottenere un tasso di vaccinazioni più elevato. La realtà è che le parole e la ragione non bastano: le persone più vulnerabili (i bambini e i malati) hanno il diritto di essere protetti contro le infezioni”.