Ue preoccupata per continuo deterioramento situazione
Due persone sono rimaste uccise e altre 55 ferite nel corso degli scontri fra gruppi di milizie rivali nel sud di Tripoli, capitale della Libia. “Sfortunatamente gli scontri degli ultimi giorni hanno portato a due morti e 55 feriti, ma tali violenze non hanno nessun collegamento con l’offensiva lanciata lo scorso venerdì contro gli islamisti nell’est del Paese”, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Salah al-Marghani. Nel frattempo, alcuni uomini armati hanno attaccato la base aerea di Benina, nella città di Bengasi, ma nessuno sembrerebbe essere rimasto ferito. “La situazione finora non è grave”, ha commentato il colonnello Saad Al-Werfalli, accusando gli islamisti radicali. Sotto attacco anche il parlamento ad interim con il conseguente scioglimento dell’organo legislativo. “Annunciamo lo scioglimento del Congresso Generale Nazionale”, ha dichiarato il colonnello Mokhtar Fernana.
L’Unione europea ha espresso la sua preoccupazione per “il continuo deterioramento della situazione in Libia”, dove un gruppo armato ha attaccato ieri sera il parlamento di Tripoli. Lo ha dichiarato Michael Mann, portavoce del capo della diplomazia europea Catherine Ashton. “Chiediamo a tutte le parti coinvolte di evitare il ricorso all’uso della forza e chiediamo invece che si lavori insieme per favorire il successo della transizione politica”, ha poi aggiunto. La situazione è oggi ancora tesa sia Tripoli che a Bengasi, diventata la roccaforte dei gruppi islamisti radicali. Al momento il bilancio è di 79 morti e almeno 140 feriti. L’Ue si è dichiarata inoltre preoccupata per l’aumento di migranti dalla Libia, destinati ad aumentare a causa della sempre più crescente insicurezza politica.