Il 15 dicembre si è celebrata la giornata internazionale del tè
Istituita nel 2005, si celebra ogni anno il 15 dicembre la giornata internazionale del tè, maggiormente festeggiata nei paesi
come il Bangladesh, lo Sri Lanka, il Nepal, il Vietnam, l’Indonesia, il Kenya, il Malawi, la Malesia, l’Uganda, l’India e la
Tanzania, tra i maggiori produttori della diffusissima bevanda.
In realtà, anche in Europa esiste una certa produzione di tè, soprattutto presso le isole Azzorre. Per quanto prodotta maggiormente nei paesi del sud est asiatico e nel continente indiano, la seconda bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua, è in realtà la bandiera del Regno Unito, che ne ha fatto una piacevole tradizione.
Esiste un mondo che si muove dietro questa abitudine delle cinque: gli amanti e gli intenditori sanno bene che le varietà di tè sono diversissime e che si differenziano per il trattamento che le figlie di Camelia Sinensis, la pianta da cui viene ricavato il tè, hanno subito. E sanno anche che prepararlo è un’arte che va seguita con attenzione. Ogni varietà, oltre a differenziarsi per gusto e aroma, ha anche specifiche proprietà e benefici: per citarne alcuni tra i più diffusi e comuni, ricordiamo che alcuni ricercatori avrebbero recentemente scoperto che bere il tè aiuta il cervello a rimanere più attivo e concentrato fino a due ore dopo il consumo grazie alla combinazione della caffeina e dell’amminoacido L-Teanina: insieme migliorerebbero infatti la precisione visiva e uditiva.
Inoltre, dopo alcuni studi fatti in particolare sul tè verde, sembrerebbe che il suo consumo aiuti a perdere peso e a mantenere la linea. In più, nella giornata dedicata alla bevanda, vengono diffusi anche i risultati di un nuovo studio che ai benefici già noti del tè, come l’effetto protettivo sul cuore e l’aiuto nella prevenzione di alcuni tipi di tumori, ne aggiunge un altro: il tè sarebbe anche una bevanda salva-vista.
Consumato regolarmente servirebbe infatti a ridurre il rischio di glaucoma, una patologia da cui sarebbero affette, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 55 milioni di persone nel mondo e che rappresenta la seconda causa di cecità irreversibile. Si tratta di una malattia oculare correlata generalmente a una pressione dell’occhio troppo elevata e, secondo i recenti studi, i suoi effetti potrebbero essere arginati e rallentati proprio grazie al costante utilizzo del tè. Per la ricerca, pubblicata sul British Journal of Ophthalmology, gli studiosi della Brown University e dell’Università della California di Los Angeles hanno esaminato, all’interno di un sondaggio sulla salute svolto nel 2005-2006, i dati relativi a 1678 persone di cui erano disponibili i dati di un esame oculistico completo.
Tra queste, 84 (il 5%) avevano sviluppato glaucoma. È stato chiesto loro quanto spesso avessero bevuto bevande con caffeina o meno, comprese bibite e tè, negli ultimi 12 mesi. È emerso che, rispetto a quelli che non bevevano tè caldo tutti i giorni, quelli che lo facevano avevano il 74% in meno di probabilità di avere il glaucoma.
Certo, gli studi vanno ancora approfonditi, ma secondo gli studiosi il beneficio potrebbe dipendere dall’effetto antiossidante e neuroprotettivo del tè. Sembrerebbe anche che bere tre o quattro tazze di questa bevanda al giorno diminuirebbe del 16% le possibilità dell’insorgere del diabete di tipo 2. Infine, altri recenti studi sembrerebbero essere arrivati alla conclusione che il tè nero e il tè verde abbassino la pressione sanguigna ma molto c’è ancora da studiare per arrivare a delle conclusione certe.