Non è cambiato molto. La sensazione è che negli ultimi 160 giorni dalla disfatta con la Svezia il calcio italiano si sia arenato nella crisi. Il c.t. “traghettatore” Di Biagio ha presentato per le amichevoli con Argentina e Inghilterra 17 giocatori della gestione Ventura e senza idee innovative che contribuiscano al progetto di ricostruzione della Nazionale italiana. La FIGC, commissariata per altro, non sembra contare su Di Biagio e vira su un nome di peso, sicuramente italiano. Il compito di Di Biagio resta quello di valorizzare e proporre al successore nomi nuovi, senza addentrarsi in moduli o idee di gioco. Prove di rinnovamento che però non prende sul serio, se continua a considerare giocatori (Buffon Parolo, Candreva) che non hanno futuro in Nazionale: contro l’Argentina ha schierato otto giocatori che c’erano contro la Svezia. In Nazionale non si respira quell’atmosfera di rivalsa tra i giocatori e della determinazione dei giocatori di rappresentare la Nazionale si nota l’assenza. Non è un caso che Immobile, Insigne e Verratti non ricalchino le prestazioni del campionato quando indossano la maglia azzurra e si perdono nell’incertezze di un progetto che stenta a decollare. Poche le indicazioni positive contro l’Argentina sperimentale che disegnino un futuro su cui costruire. L’Italia di Di Biagio si è specchiata in quella di Ventura, resta un cantiere aperto nel quale non sono state poste ancora le fondamenta. Il subcommissario FIGC, Costacurta, annuncia la data del nuovo c.t., il 20 maggio. Chiare indicazioni non ne ha date, restando in linea con l’incerta strategia della fase di ricostruzione. Nel frattempo restano le attenuanti generiche: pazienza, tempo per la rifondazione, cambio generazionale da avviare (con Buffon in porta?), ma le amichevoli, anche se contro nazionali più forti, bisogna sfruttarle. A Di Biagio non si può chiedere molto, ma almeno di lasciare un segno che indichi la via per il suo successore e svegli almeno la Nazionale dal letargo e la tolga da un livello mediocre e imbarazzante. Ma il calcio italiano continua a navigare a vista.
G.S.
foto: Ansa