Avramopoulos annuncia 13,7 milioni di euro di fondi di emergenza a favore dell’Italia, Triton sarà prolungato
“La Commissione Ue rafforza la sua assistenza all’Italia per l’immigrazione”. L’operazione Triton sarà estesa almeno fino a fine 2015. Così il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos. L’esecutivo Ue “è pronto a reagire rapidamente a qualsiasi richiesta dell’Italia di aumentare le risorse per Triton”. Inoltre sono stati stanziati 13,7 milioni dal fondo per l’Asilo. “Il messaggio che inviamo oggi è molto semplice: l’Italia non è sola. L’Europa è al fianco dell’Italia”, così il commissario Ue Dimitris Avramopoulos. “Fino a quando ci sono guerre e crisi nel nostro vicinato, le persone continueranno a rischiare la loro vita in cerca di coste europee. Non c’è una soluzione semplice per questo problema complesso, ma è chiaro che non c’è una soluzione nazionale. C’è solo una soluzione europea”, così il primo vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermens in un comunicato.
“Abbiamo sentito l’appello dell’Italia e stiamo rispondendo in tutti i modi che possiamo”, così il primo vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans in una nota. “Siamo pronti a rispondere in modo costruttivo se l’Italia identifica la necessità di rafforzare le risorse per l’operazione Triton”, aggiunge. Secondo Ansa al fine di aiutare gli Stati membri “a prepararsi ad una potenziale pressione migratoria forte e continuativa data l’attuale instabilità di alcuni Paesi vicini del Mediterraneo, la Commissione Ue rafforza la sua sorveglianza sull’attuazione delle raccomandazioni della Task force per il Mediterraneo e farà un punto della situazione sui progressi fatti al consiglio Affari interni di marzo. Lo annuncia il commissario Ue all’Immigrazione e affari interni Dimitris Avramopoulos.
“La fine di ‘Mare Nostrum’ sovraespone moltissimo l’isola perché non c’è più’ un presidio a Sud in grado di poter raccogliere migliaia di persone insieme”. È questo il parere giunto pochi giorni prima dell’annuncio di sostegno da parte della Commissione europea dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini che ha lanciato l’allarme anche sul collasso del Centro di accoglienza dell’isola che può contare su un massimo di 400 ospiti e che è arrivato, invece, a contenerne oltre il doppio. Intervistata dalla Radio Vaticana, il sindaco ha definito “un errore” l’aver interrotto l’operazione “Mare Nostrum”, “senza pensare ad una soluzione alternativa, perché ‘Triton’, – ha sottolineato – come tutti ormai hanno capito, non è assolutamente in grado di affrontare questa emergenza che è di tipo umanitario”. In questo momento, ha poi aggiunto il sindaco, il Centro di accoglienza di Lampedusa sta ospitando circa 950 migranti. “Già ieri sono cominciati i ponti aerei e continueranno anche oggi. – ha poi detto – Dobbiamo cercare di mantenere fermo il principio che l’isola può essere un punto di primissimo soccorso, le persone devono defluire il più velocemente possibile per il bene di tutti; innanzitutto per poterli accogliere dignitosamente”.
Non si fermano gli sbarchi
Secondo Il Giornale se il 2014 è stato l’anno col peggior bilancio in termini di sbarchi, il 2015 rischia di fare anche peggio. Tra i centinaia di extracomunitari che affollano i barconi ci sarebbe poi il pericolo di infiltrazioni jihadiste. Ma per il momento “non c’è traccia reale di un nesso tra immigrazione e terrorismo”. È il ministro degli Interni Angelino Alfano a tentare di spegnere l’allarme acceso da indiscrezioni del Daily Telegraph, secondo cui lo Stato Islamico vuole usare la Libia per portare “il caos nel sud dell’Europa” infiltrando i suoi miliziani tra i migranti che lasciano le coste libiche a bordo di barconi diretti verso l’Italia. Da Washington Dc, dove si trova per partecipare ai tre giorni dedicati alla lotta contro l’estremismo violento, Alfano suona tuttavia cauto: “Non si può escludere nulla”.