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22 November 2024
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Svizzera

L’Italia: ovunque e comunque Italia con gli italiani all’estero

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L’8 maggio, la SAIG ha inaugurato l’evento del Centro Commerciale di Meyrin: La Dolce Vita, Benvenuti in Italia. Un bell’evento di due settimane tutte  all’insegna della tradizione italiana

In presenza del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, del Direttore del sito, Laurent Baldacci, e del Coordinatore Carmelo Vaccaro accompagnato da due dei presidenti SAIG, Antonio Scarlino e Francesco Decicco, si è dato il via alle due settimane, dall’8 al 20 maggio, con un programma ricco di tradizioni folkloristiche, culinarie ed esposizioni di vere leggende tutte italiane come le Fiat 500 e le famose Vespe.
Dopo la sintetica presentazione del Coordinatore SAIG, il direttore Baldacci, si è detto onorato e felice di accogliere questo evento tutto italiano. Da parte sua, il Console Generale, ha ringraziato il direttore Baldacci e la SAIG per l’iniziativa, volta a far conoscere le eccellenze ed i prodotti del bel paese. Allestita anche la Mostra animazione-fotografica curata da Riccardo Galardi su monumenti e bellezze nostrani.
Un’eccellente degustazione di prodotti culinari italiani, preparati dalla sapiente cuoca Daniela Fantauzzo, ha così aperto lo stand SAIG. Il buffet ha poi proseguito nell’esercizio “Sapori d’Italia” di Mariella e Maurizio Di Benedetto.
Con la partecipazione a questo evento, la SAIG intende promuovere, attraverso le sue associazioni, un’Italia diversa e dalle tante sfaccettature.
Tutto pronto per accogliere clienti e visitatori del Centro Commerciale di Meyrin, che hanno voglia di fare un percorso caratterizzato dal tricolore.

Tra musica e danze i colori siciliani e calabresi invadono il Centro Commerciale di Meyrin
Dopo la prima settimana ricca di colori e sapori italiani al Centro Commerciale di Meyrin, ad animare la giornata di sabato è stato l’esilarante gruppo folkloristico siciliano, Kerasos di Zurigo.
Il Gruppo Folk, coi suoi fischietti, tamburelli, chitarre e mandolini, ha letteralmente invaso il Centro con danze tradizionali dell’Isola, accompagnate da una musica coinvolgente eseguita da Michele Siciliano e la tamburellista Raffaella. Le tre coppie di ballerini hanno ben interpretato tutte le danze anche quelle specifiche che ricordano il linguaggio antico nel comunicare, come la danza della gelosia.
A fare da cornice a molte delle prestazioni canore del Gruppo Kerasos, le antiche vespe dell’Associazione “Gli amici della Vespa, presenti nel Centro con una collezione unica in Svizzera,che dispote a semi cerchio, hanno fatto da decoro alle melodie e balletti dei Kerasos. Un ringraziamento va al Ristorante “Sapori d’Italia” di Mariella e Maurizio Di Benedetto, che ha contribuito all’ospitalità del Gruppo per tutta la durata della loro permanenza.
Il direttore del Centro, Laurent Baldacci, unitamente al folto pubblico presente, anch’esso coinvolto nelle danze, ha dimostrato interesse e apprezzamento per la prestazione del Gruppo di Zurigo che ha dato vita ad una delle due giornate dedicate, appunto, al Folklore italiano.
Sabato 20 maggio, in chiusura delle due settimane al Centro Commerciale, si è esibito il Gruppo Folk calabrese: “La Voce di Calabria”. 20 elementi, arrivati direttamente dalla Città di Settimo Torinese in provincia di Torino, per emozionare il sito ginevrino con le sue danze particolarmente espressive.
Come quella siciliana, la Danza popole, a carattere regionale è la tarantella, la quale tuttavia cambia nell’impostazione e nelle figure, da zona a zona e persino da paese a paese, secondo tradizioni antiche. Il più delle volte a danzare sono soltanto gli uomini e la tarantella assume, allora, l’andamento di un duello, in cui si fanno le finte dell’attacco e della difesa.
La musica è stata offerta dagli strumenti tradizionali: la zampogna e i tamburelli.
L’espressione tipica del ballo calabrese è la cosiddetta viddhaneddha. Per quanto riguarda gli strumenti il filo melodico è affidato all’organetto, che sostituisce ormai quasi sempre la zampogna. Molto più significativo e invece il simbolismo dei passi di danza, sia che avvenga con coppia omogenea che con coppia mista. Prima delle danze si proponeva la delimitazione dello spazio circolare entro cui il ballo doveva aver luogo. Era quasi una rievocazione simbolico- spaziale del territorio di appartenenza tribale: il villaggio, il paese, il rione.
Due settimane, dunque, dove sapori e tradizioni del la nostra terra si sono incontrati sotto al tricolore che ha sventolato insieme alle Vespe, le mitiche Fiat 500. La SAIG con Daniela Fantauzzo e la mamma Rosa, e Media-Galardi di Riccardo Galardi, con i loro stand, hanno contribuito ad animare ancor più la festa, assieme ai piatti offerti dal Ristorante, “Sapori d’Italia”.
Sicuramente un esperienza positiva che si è proposta con alcune delle tradizioni italiane volte a valorizzare, nella terra di Calvino, la nostra bella Italia. L’Italia: ovunque e comunque Italia con gli italiani all’estero.

C. Vaccaro

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