Pubblichiamo alcuni dei lavori dei ragazzi dei Corsi di Lingua e Cultura che partecipano al concorso. Tutti gli scritti si trovano su www.bisdata.net
Zia Elisa
Mi chiamo Noemi, ho 12 anni e frequento la sesta classe. Quando sono da mia nonna mangio sempre la pasta o la pizza. Lei si chiama Giuseppina Cellucci e vive qui in Svizzera, a Näfels. Non ho conosciuto invece il nonno. Vado spesso per vacanze in Italia e zia Elisa mi compra sempre un gelato. La mia mamma è italiana e mio padre è tedesco. Mi piace tanto l’Italia, soprattutto per il mare.
L’orgoglio di essere italiano
Mi chiamo Damiano Vozza, ho 14 anni e frequento la seconda media a Schwanden. I miei genitori sono italiani, entrambi di Lecce, però mio padre è andato a scuola in Italia, invece mia madre qui, in Svizzera. Per me essere italiano è un onore e anche se vivo qui, non mi sono mai sentito svizzero. Quando vedo il tricolore mi emoziono! L’Italia, è vero, ha tanti problemi, ma sono sempre fiero di appartenere a questa nazione. Ogni volta che torno in Italia mi sento meglio.
La puntualità non è il mio forte. Una cosa che odio è quando a noi italiani ci dicono “mafiosi” oppure quando ci chiamano “tschinke”. Comunque essere italiano mi riempie di gioia e dovremmo essere tutti fieri dei nostri colori. Un saluto a tutti a gli italiani che abitano in Svizzera. Forza Italia!!!! Damiano Vozza
Quasi ogni domenica
Ciao, mi chiamo Laura, ho 14 anni e frequento il secondo anno della scuola secondaria di sport a Uster. Appartengo a due culture, quella italiana da parte di mio padre e quella svizzera da parte di mia madre. Davanti a delle lasagne o a un piatto di pasta mi sento però italiana, anche se vivo in Svizzera, dove sono nata, a Männedorf il 29 settembre 2000.
Nel corso di lingua e cultura italiana mi sento italianissima e mi ricordo di nuovo della lingua di mio padre. Se no, dato che qui si parla sempre in tedesco, ci si può dimenticare velocemente molte parole di una lingua. Infine quando vado da mia nonna, quasi ogni domenica, e mi cucina le tipiche pietanze italiane, mi sento molto bene.
Sono felice di essere sia italiana che svizzera.
Tanti animali
Sono Salome,
ho 11 anni e mi sento sia italiana che svizzera. Infatti la mamma è italiana e il mio papa è svizzero. Quando sono in Italia mangio spesso la zuppa, perché la nonna e il nonno la preparano sempre: è molto buona, ma a me piace anche la pizza, la carne, le crȇpes, etc.
La mamma ha due sorelle che si chiamano Dona e Milena.
Il mio papà ha un fratello e una sorella che si chamano Michi e Claudia . La mia migliore amica èTanja ed è brava con tutti.
Infine ho tanti animali, due criceti, due ucelli , un gatto e un cane che si chiamano Roxi, Calippo , Caruso, Louis, Lucky e Fioulu.
Saluti da Salome Steinmann
I vicoli dei paesini
Mi chiamo Oriana Natale, ho 12 anni e frequento la 6a classe. Mi sento italiana quando sono in vacanza, a Nusco (AV) dai parenti del mio papà, o quando qioca la nazionale italiana di calcio. Dell’Italia mi piacciono inoltre i vicoli dei paesini, invece è un peccato che non sia pulita come la Svizzera .
Infine non mi piace che la Svizzera sia piccola. Un saluto a tutti gli italiani che abitano in Svizzera
Buongiorno, salute, buonanotte, ciao
Mi chiamo Dario e frequento il secondo anno del ginnasio a Wetzikon. Sono fortunato ad avere due culture, quella italiane da parte di mio padre e quella svizzera da parte di mia madre. Sono nato e cresciuto in Svizzera, a Wald.
La mia italianità la sento davanti a un piatto di pasta, a una pizza (in cui vedo i colori della bandiera italiana (verde: il basilico, bianco: la mozzarella e rosso: il sugo) o ad un piatto di lasagne oppure quando guardo una partita di calcio della nazionale. Inoltre quando parlo ad alta voce, ma anche durante la lezione di latino a scuola e quando sono dai mie nonni. Infine in alcune espressioni come: “buongiorno, salute, buonanotte, ciao, etc.” noto di essere italiano, anzi italianissimo. Però sono anche contento di avere una cultura svizzera, per l’ordine, la precisione, la puntualità, etc.
Sono proprio contento di appartenere a due culture. Un saluto affettuoso da Wald a tutti gli italiani.
Dario
Molte differenze
Mi chiamo Alex Cacciatore, ho 13 anni e frequento il secondo anno della scuola secondaria a Glarus. Appartengo a due culture, quella italiana da parte dei miei genitori e quella svizzera, in quanto vivo in questo paese. Però mi sento italiano in tutto e per tutto e ne sono fiero. Nel corso di lingua e cultura italiana imparo sempre nuove cose e sono contento di andarci. Tra la Svizzera e l’Italia ci sono molte differenze, per esempio qui le scuole sono molto più belle e funzionanti dell’Italia. Inoltre in Svizzera un lavoro si trova molto più facilmente, però in Italia c’è molto più divertimento e strutture per i ragazzi.
Legato alla cultura italiana
Mi chiamo Carlo, ho 13 anni e frequento il secondo anno della scuola secondaria a Illnau. Mi sento italiano da parte di mio padre, e sono tra l’altro nato a Roma dove ho visuto fino a 6 anni, ma anche tedesco da parte di mia madre,
Solo svizzero non mi sento per niente!
A me piace sempre mangiare bene e penso che questo particolare venga dall’italianità che c’è in me. Se gioca, a calcio, l’Italia contro la Germania io tifo per l’Italia, in quanto mi sento più legato alla cultura italiana che a quella tedesca.
VIVA L’ITALIA !!!!!!