La rivista Food and Chemical Toxicology pubblicò una ricerca del biologo francese Gilles-Eric Séralini sugli effetti del mais transgenico sui topi ma le prove sono “inconcludenti”
Gli Ogm (organismi geneticamente modificati) sono innocui o dannosi per la salute? La domanda viene posta periodicamente. Gli scienziati sono divisi. Ci sono quelli che dicono che sono dannosi, ma senza portare le prove, basandosi su ipotesi e anche sulla paura innata di fronte all’ignoto, e ci sono quelli che, come Umberto Veronesi, sostengono che non solo gli Ogm sono in uso da tempo, attraverso le variazioni genetiche dei prodotti, ma che sono innocui, con la differenza che i prodotti Ogm, contenendo in sé la resistenza agli attacchi degli agenti esterni, offrono una produzione maggiore rispetto a quella naturale e quindi ne sono avvantaggiati le popolazioni bisognose di cibo.
I detrattori ribattono che i semi Ogm sono costosi, quindi si fa l’interesse delle multinazionali, i fautori che anche i semi dei prodotti cosiddetti naturali vengono preparati dalle multinazionali. Insomma, là dove gl’interessi sono enormi, là ci sono i contrasti. La cronaca di questa settimana ci offre una vicenda che ha suscitato clamore. Il 20 settembre dell’anno scorso la rivista scientifica Food and Chemical Toxicology pubblicò lo studio del biologo francese Gilles-Eric Séralini in cui si sosteneva la tesi secondo cui gli Ogm fanno venire il cancro. Anche la rivista francese Le Nouvel Observateur se ne occupò, con una copertina su cui campeggiava una scritta: “Sì, gli Ogm sono velenosi”. Nell’articolo si leggeva che quei topi ammalati di cancro erano stati nutriti per due anni con mais transgenico Monsanto ed esposti all’erbicida che viene spesso associato agli Ogm, il Roundup. Una tesi che fece molto rumore, anche perché in genere quando si parla di organismi geneticamente modificati vengono stimolate paure ataviche che circondano esperimenti e ricerche su cellule e atomi. Anche le centrali nucleari hanno lo stesso impatto sulla gran parte dei cittadini spesso completamente ignari della materia.
Ebbene, appena lo studio fu pubblicato, furono in molti ad avere dubbi sulla validità scientifica dello studio. Ora, però, a distanza di un anno è la stessa rivista Food and Chemical Toxicology a prendere una decisione drastica: ha ritirato i risultati dello studio cancellandolo dai suoi archivi, adducendo come motivo che la “ricerca è inconcludente”. Insomma, da una parte uno studio che porta a conclusioni allarmanti, dall’altra il rifiuto di quella ricerca perché mancherebbero le prove scientifiche di quanto sostenuto.
D’altra parte, il fatto che lo studio sia stato dichiarato “inconcludente” non vuol dire che sia la prova scientifica che gli Ogm non facciano male, vuol dire solo che lo studio del biologo francese non offre una prova di quanto affermato.
Vale la pena di entrare in qualche dettaglio. Il dottor Séralini ha generalizzato un risultato che non poteva esserlo. Il campione usato era troppo basso e “statisticamente debole”, per cui ha preteso di aver raggiunto una verità assoluta – gli Ogm provocano il cancro nei topi – che non c’era. Il dottor Séralini, infatti, aveva usato un’espressione che dava per acquisito ciò che non lo era affatto, aveva usato l’espressione “dimostra chiaramente” mentre la dimostrazione non poteva dirsi tale perché “il campione era statisticamente debole”. Ciò che ha suscitato dubbi sul dott. Séralini è che una volta ritirata la ricerca abbia attribuito alle multinazionali la colpa di tutto, suscitando il disappunto di altri scienziati che hanno detto: siccome non è riuscito a dimostrare quello che sosteneva, ha dato la colpa agli altri, facendo la vittima. Nelle dimostrazioni scientifiche, invece, le prove o esistono o non esistono.
L’altro dubbio riguarda l’atteggiamento della rivista. La ricerca, abbiamo detto, è stata ritirata e cancellata dagli archivi. Di solito, uno studio si cancella dagli archivi solo se è frutto di errori madornali, di plagio o di mancanze etiche. Siccome nessuno di questi difetti è stato addebitato al dottor Séralini, bisogna dedurne che la tesi non è stata dimostrata per inconsistenza di prove.
Dunque, tra gli esperti permangono dubbi se gli Ogm siano innocui o facciano male. La ricerca, almeno finora, non è riuscita a dare una risposta univoca, dunque ogni ipotesi continua ad avere i suoi sostenitori o i suoi detrattori.
1 commento
Si, e proprio oggi si è deciso che non e’ necessario indicare in etichetta la presenza di polline contaminato OGM nonostante il boom delle importazioni da Paesi a rischio contaminazione! Questa è UE! Una vera vergogna! 🙁