Dal 23 ottobre la Rai ha ripreso a trasmettere la seconda stagione della serie di successo ambientata a Firenze
In un mondo televisivo dominato dalle serie di Netflix in cui primeggiano ambientazioni thriller o fantastiche, la Rai da spazio alla storia, quella affascinante e intrigante ispirata dai fatti realmente avvenuti nel burrascoso periodo del rinascimento italiano.
Parliamo della famiglia dei Medici che con le loro vicende politiche e amorose hanno appassionato già molti telespettatori della prima serie e di cui, visto il successo, la terza stagione è già in fase di produzione.
Abbiamo già ammirato Dustin Hoffman due anni fa e la seconda stagione vedrà, oltre alla conferma di alcuni precedenti attori, la partecipazione anche di Raoul Bova nei panni di Papa Sisto IV e Sean Bean (ottime interpretazioni in ruoli di produzioni internazionali come Il signore degli anelli e Il trono di spade) in quelli di Jacopo Pazzi.
La prima stagione de “I Medici” descrive l’ascesa della casata della città di Firenze e le numerose traversie affrontate, ad iniziare da Cosimo, tra famiglie rivali e tentativi di spodestamento. Si è conclusa con la gravidanza della moglie di Piero de Medici, ovvero con la nascita di Lorenzo in un clima in cui le tensioni con la famiglia avversaria dei Pazzi sono aumentate pericolosamente. Il primo episodio della nuova stagione è stato improntato sull’aggressione a Piero e sul salvataggio da parte dei figli ormai ventenni, Giuliano e Lorenzo che saranno i veri protagonisti delle prossime puntate, forse con la storia più avvincente delle casate fiorentine.
A causa di alcune inesattezze storiche, la serie ha avuto critiche contrastanti. Il giudizio del Corriere della Sera sulla precedente programmazione fu comunque positivo: “l’intento, spesso raggiunto, è quello di rendere avvincente una storia che può godere di uno degli scenari più belli del mondo. Ogni tanto, però, si cade nel didascalico e l’uso eccessivo del flashback a volte rompe la linearità della storia, a volte rompe, e basta”. L’errore geografico più vistoso riguarda la stessa Firenze, posta sulla cima di una collina e alcune inesattezze di carattere architettonico, come la presenza di edifici non ancora costruiti o di cibi non ancora scoperti ovvero le patate provenienti dall’America; anacronismi che hanno fatto discutere ma che non incidono sulla trama a scopo di intrattenimento televisivo chiaramente non didattico.
Sulla presentazione della serie televisiva la produzione spiega alla stampa che: “I Medici per noi sono una scommessa vinta, siamo partiti con grande coraggio e siamo riusciti ad ideare una collaborazione con tante diverse società del mondo. Siamo riusciti ad avere una qualità di attori di livello altissimo per tutta la produzione, questo ci ha permesso di realizzare un prodotto che oltre al grandissimo successo riscosso su Rai 1 è stata già venduto in altri paesi e su Netflix”. Mentre Frank Spotniz, creatore di successi come X-file, dichiara: “Questa storia di Lorenzo è fatta per un pubblico moderno, per cui la prima domanda che ci siamo fatti è perché il pubblico moderno dovrebbe avere interesse per la storia di banchieri fiorentini. Volevamo raccontare la storia di un ragazzo cresciuto nel privilegio che decide di fare un mondo migliore. È intelligente e ambizioso, è il caso di una giovane generazione che vuole cambiare il corso esistente, non è facile. Noi l’abbiamo trovata una storia molto commovente e molto appartenente ai tempi nostri”.
foto: Ansa