Secondo gli scienziati l’uomo potrebbe sbarcare sul pianeta rosso nel 2024
Fantascienza? Assolutamente no. Anzi, lo sbarco potrebbe essere vicinissimo: ancora 8 anni e l’uomo potrà lasciare le sue impronte sul pianeta rosso. L’annuncio è stato dato al Convegno Astronautico Internazionale (Iac), svoltosi in Messico, da parte del patron di SpaceX, Elon Musk, che ha dichiarato di voler dare il via alla colonizzazione di Marte, costruendo enormi razzi e navette per portarvi un milione di persone.
Ovviamente questo richiederà più tempo ma per quanto riguarda invece i primi astronauti si stima che già nel 2024 si potrà avere il primo sbarco. Musk ha annunciato il primo viaggio della Red Dragon nel 2018: sarà un volo senza equipaggio, per tutti i test possibili e immaginabili, un’anteprima per il volo epico del 2024. Se si farà, sarà il primo volo interplanetario di un privato che, per inciso, alla Code Conference, tenutasi pochi giorni fa a Los Angeles, ha detto di voler mandare una sonda su Marte ogni due anni: “Se tutto andrà come previsto lanceremo i primi uomini verso il Pianeta Rosso nel 2024”, è la promessa di Elon Musk che non ha del tutto chiarito se, con la missione del 2024, vuole fare scendere il suo equipaggio sulla superficie di Marte o se prenderà posizione in orbita marziana. Come ha messo in evidenza anche il ricercatore Giancarlo Genta, del Politecnico di Torino, arrivare su Marte è fattibile. Tutti questi progetti sfruttano delle tecnologie che non è necessario inventare, perché sono già esistenti.
Si tratta di una scelta che, per molti versi, ricorda quella di Wernher von Braun, colui che ha progettato le missioni grazie alle quali l’uomo è arrivato sulla Luna. Quindi, sarà sufficiente realizzare delle astronavi e dei razzi particolarmente grandi con le tecnologie attuali per sbarcare senza troppi problemi sul suolo di Marte.
La scelta di SpaceX è proprio quella di impiegare le tecnologie che esistono e poi provvederne alla riproduzione in un formato molto più grande. In questo modo, si potranno portare sul Pianeta Rosso tante tonnellate di materiali e navette per un minimo di 100 persone.
A giudicare positivamente questi progetti dei privati, non solo di SpaceX, è anche da Fabrizio Fiore, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Roma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. “Il contributo ‘rivoluzionario’ delle aziende è quello dell’abbattimento dei costi che stanno portando in questo settore. SpaceX sta seguendo l’approccio migliore, passo dopo passo, e ha sviluppato delle tecnologie fondamentali.
Su tutte quella dei retrorazzi necessari per atterrare su un pianeta e garantire la riusabilità del razzo”, ha chiarito Fiore. Elon Musk è un imprenditore sudafricano di 45 anni, naturalizzato statunitense, conosciuto soprattutto per aver creato la Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), la Tesla Motors e PayPal, il sistema di pagamento via internet più grande del mondo. Un uomo che secondo la rivista statunitense di economia e finanza Forbes, dispone di un patrimonio netto di circa 12 miliardi di dollari. Ovvero è tra i primi cento più ricchi del mondo. “Quello che voglio realmente è rendere Marte qualcosa di possibile. Qualcosa che sia possibile fare nel corso della nostra vita, un posto dove potrete andare”, ha commentato Musk.
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foto: Ansa