I grillini si aprono al dialogo per la nuova legge elettorale. Renzi si dichiara aperto al dialogo con tute le forze politiche. Napoli: Attenti alla politica dei “due forni”!
Grillo bussa alla porta, Renzi risponde! È così che accade l’insospettabile, proprio quando nessuno se lo sarebbe aspettato. Invece, proprio perché Grillo è il re degli imprevedibili e ancora una volta sa come stupire i suoi fedeli e non. Così, proprio quando l’attenzione mediatica sul fenomeno “grillini” cominciava a scemare e i grillini stessi cominciavano a non aver più nulla su cui puntare ecco che arriva la novità, firmata Grillo-Casaleggio, di apertura al dialogo sulla legge elettorale. È così che il leader di M5S si è trovato a dover bussare alla porta del Premier che certamente non si è tirato indietro: “Con Grillo non ci si annoia mai” ha commentato soddisfatto Renzi. Un po’ di buone notizie ci vogliono per il Premier che in questo omento sta affrontando la bufera dei 14 senatori Pd autosospesi dopo la sostituzione di Corradino Mineo e Vannino Chiti alla Commissione Affari Costituzionali. “Non molliamo di un centimetro. Non lasciamo a nessuno il diritto di veto. Conta molto di più il voto degli italiani che il veto di qualche politico che vuole bloccare le riforme” replica al fatto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, da Pechino, durante un incontro presso l’ambasciata alcuni imprenditori italiani. “E siccome conta di più il voto degli italiani vi garantisco che andremo avanti a testa alta” ha concluso.
La notizia quindi del cambio di atteggiamento da parte del suo diretto “avversario” che dall’assoluto divieto al dialogo adesso chiede di poter prendere parte alla discussione sulla nuova legge elettorale. Ma nulla è dettato dal caso, anzi il Leader del M5S ci tiene a precisare che il loro cambiamento di rotta è dettato da un segnale molto forte che è arrivato dagli elettori, che hanno legittimato il loro Premier: “Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato” scrive Grillo sul suo blog, giustificando quindi il motivo dell’apertura a Renzi, “Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà”. Adesso quindi si attende solo che l’incontro avvenga, anche se Renzi ha già messo in chiaro la sua posizione “non ci saranno patti segreti né giochini strani” dice il Premier, e precisa “stavolta, magari, lo streaming lo vogliano noi”. Il Pd sulle riforme – spiega – è pronto “a discutere con tutti”. Il presidente del Consiglio, infatti, mette sullo stesso piano il M5S e la Lega Nord con la quale è già in corso un confronto. Ma, soprattutto, intende rassicurare alleati di governo e Forza Italia: “Io credo – dice – che l’accordo che abbiamo siglato regga.
Se la Lega e Grillo vogliono sedersi intorno ad un tavolo sono i benvenuti”. “Il Patto del Nazareno – dice Di Maio, vicepresidente della Camera – è sempre più debole e noi siamo a un bivio. È Berlusconi l’ago della bilancia? Vogliamo esserlo noi”. L’obiettivo dei cinquestelle, infatti, è proprio quello far valere il proprio peso in Parlamento e sostituire Forza Italia come interlocutore del governo. Lo afferma a chiare lettere il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio che, tra l’altro, insieme ai due capigruppo parteciperà all’incontro con Renzi, come sempre si legge sul blog di Grillo. “Mi auguro che per il Movimento 5 Stelle sia davvero in vista un cambiamento di metodo nel confronto con le altre forze politiche e nell’atteggiamento parlamentare, ma temo che l’apertura di Grillo al dialogo sulla legge elettorale si risolverà solo in una azione di disturbo dell’asse Forza Italia-Pd”. A prendere parola sull’accaduto è Francesco Paolo Sisto (Fi), presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, “Il patto del Nazareno rischia? In questi tre mesi – continua Sisto – c’è stato dibattito, si parla di un nuovo incontro tra Berlusconi e Renzi. Se quel patto va cambiato, serve un nuovo incontro, ma non per la proposta di Grillo. Se ci dovrà essere questo incontro, non dovrà essere troppo in là”. Ancora più scettico è Osvaldo Napoli che cita “la politica dei due forni” e pone in allerta Renzi: “In uno scenario diventato all’improvviso tanto mutevole – spiega – il rischio è che le riforme finiscano bruciate se entrano nel forno sbagliato”.