Le varie teorie che si sono susseguite negli anni tendono a confermarne l’esistenza
Sarà capitato a molti di avere la sensazione che stesse per succedere qualcosa: una sorta di intuizione, una premonizione.
Alcuni la ascoltano, altri meno, altri ancora la ignorano: ma cos’è quella sensazione? Secondo alcune ricerche l’uomo potrebbe essere in grado di prevedere, adattarsi e reagire a un fenomeno incombente, come se avvertisse cosa sta per accadere.
Per molto tempo nessuno si è occupato del fenomeno del cosiddetto “sesto senso”, perché lo si è relegato a qualcosa di mistico o all’area della suggestione, ma negli ultimi anni si sta assistendo ad un cambio di prospettiva e le cosiddette ‘premonizioni’ vengono ormai considerate un fenomeno reale.
Letteralmente si tratterebbe di una sesta facoltà di cui ogni uomo è dotato oltre alla vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto. La combinazione di questi sensi genererebbe una serie di percezioni impossibili da descrivere e comunemente chiamate sesto senso o intuizione. Alcuni studi universitari hanno portato alla luce l’esistenza di una ghiandola, l’epifisi o ghiandola pineale, che ha sede nell’epitalamo e che rappresenterebbe questo famigerato sesto senso di cui tanto si parla fin dai tempi più remoti.
Secondo altri studi il famigerato senso in più, la capacità di avvertire che qualcosa sta per accadere e di preparare mente e corpo al futuro imminente per reagire nel modo più appropriato prima che questo diventi presente, sarebbe scientificamente provata grazie ad alcuni test dal risultato inequivocabile che dimostrano come l’uomo sia in grado di ‘predire il futuro’ quel tanto che basta per proteggersi.
I test effettuati hanno dimostrato che i soggetti sottoposti ai test manifestavano variazioni importanti nel battito cardiaco, nell’attività cerebrale e nelle misurazioni elettriche della pelle fino a 10 secondi prima di ricevere uno stimolo indotto. Come se avvertissero che da lì a pochi istanti avrebbero visto o sentito qualcosa.
Secondo gli studiosi, i risultati sono interessanti perché quei test erano stati condotti per altri motivi che non la rilevazione dell’esistenza di un presentimento.
La scienza spiega l’esistenza del sesto senso facendo riferimento alla struttura del cervello che, com’è noto, è diviso in due emisferi: quello destro è la sede delle emozioni, quello sinistro della razionalità.
Per far scattare quel qualcosa di speciale che chiamiamo genericamente ‘sesto senso’, si ritiene sia necessaria la funzione di entrambi gli emisferi che sono fra loro connessi dal cosiddetto corpo calloso, costituito da milioni di fibre nervose che rendono possibile il passaggio di informazioni.
Probabilmente, dicono i neurologi, è proprio il corpo calloso che rende possibile il fenomeno delle intuizioni. E dato che, dalle ultime ricerche, risulta che questa parte del cervello è nelle donne più grande e più spessa che negli uomini, si ha la conferma scientifica di quello che si è sempre saputo: che le donne hanno più intuito, un ‘sesto senso’ emozionale più raffinato rispetto agli uomini.