Dalla settimana scorsa il Canada è il secondo Paese al mondo, dopo l’Uruguay, dove è legale la vendita, il possesso e l’uso della marijuana a scopo ricreativo. Le prime vendite legali di cannabis sono avvenute allo scattare della mezzanotte nell’isola orientale di Newfoundland, dove centinaia di persone hanno aspettato in fila fuori dalle rivendite.
Con la vendita della marijuana per scopi medici legale già dal 2011, il premier Justin Trudeau aveva inserito la legalizzazione completa della droga leggera nel suo programma elettorale. Lo scorso giugno il Parlamento di Ottawa ha approvato la legge che ora permetterà agli adulti di acquistare, possedere o far crescere per uso personale un massimo di quattro piante di marijuana.
La stessa legge prevede poi che il governo federale canadese concede le licenze per le coltivazioni di marijuana in larga scala, controllando il tipo di prodotto, mentre le singole province sono responsabili di organizzare e supervisionare i sistemi di vendita.
Per esempio in Ontario e in altre province occidentali la vendita sarà affidata a privati dotati di specifica licenza, mentre in Quebec e nel resto delle province orientali verrà venduta in negozi controllati dallo stato, gli stessi dove ora si vendono gli alcolici. In Quebec è stato fissato anche un limite di età più severo, 21 anni, mentre nel resto del Canada l’età legale per acquistare cannabis sarà 18, massimo 19 anni.
La legalizzazione della marijuana del Canada appare quindi molto più ampia di quella avvenuta negli Stati Uniti, dove negli ultimi anni nove stati più il distretto di Columbia hanno varato misure del genere, mentre però il governo federale continua a considerare la marijuana come sostanza stupefacente illegale. Una posizione che si è irrigidita maggiormente con l’amministrazione Trump, tanto che dagli Stati Uniti si avvisa che potrebbe essere vietato l’ingresso ai canadesi che ammettono al confine di fare uso della droga leggera ora legale nel loro Paese.
Adnkronos