Davanti a un bivio: dare risposte su sicurezza, economia, migranti
Siamo di fronte ad un “passaggio impegnativo per l’Europa, dove l’esito del referendum britannico ha scatenato l’incertezza e aumentato la volatilità. Una scelta che non deve indebolire il valore storico dell’Unione né compromettere i traguardi raggiunti e i benefici ottenuti dai cittadini europei. Siamo ora a un bivio: occorrono risposte comuni ed efficaci sull’economia, l’immigrazione, la sicurezza.
L’Italia sta contribuendo con proposte concrete per un’Europa più forte e più coesa, che richiede impegno e responsabilità da parte di tutti”. Lo ha detto il capo de Stato Sergio Mattarella nel messaggio inviato al presidente di Confesercenti, Massimo Vivoli.
Per Mattarella “l’insicurezza, soprattutto dopo questi lunghi anni di crisi che hanno moltiplicato le difficoltà quotidiane di molti cittadini, mina la fiducia di famiglie e imprese, riducendo le opportunità di crescita e occupazione. Contrastare l’insicurezza significa in primo luogo far prevalere la cultura della legalità. Un bene comune che va difeso contro qualsiasi ambiguità e opacità”.
Secondo il presidente della Repubblica “determinante per lo sviluppo economico e sociale risulta la qualità delle istituzioni: la certezza dei diritti, la rapidità della giustizia, l’accesso al credito, la lotta alla corruzione e alla criminalità, la capacità di integrare gli immigrati. In questo percorso la politica, il mondo delle imprese e del lavoro – ha aggiunto – devono muoversi in sinergia per sostenere la crescita e valorizzare appieno le tante risorse presenti nel Paese, a partire dai giovani, ai quali dobbiamo consegnare un futuro con la speranza di prospettive migliori”.
Renzi: l’Ue torni ad essere casa dei cittadini
Anche Renzi si è espresso sull’Unione europea: “Svezia e Italia devono dare una mano all’Europa affinché torni ad essere la casa dei cittadini, e non solo per algide tecnocrazie. Questa è la priorità che stiamo vivendo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle dichiarazioni alla stampa dopo l’incontro con il premier svedese Stefan Lofven a villa Pamphilj, ribadendo il “no all’Europa solo della finanza e dei soldi, serve un’Europa che sia del sociale, degli ideali, dei valori e della cultura”.
E l’occasione può essere il terremoto causato dall’uscita della Gran Bretagna: “Il voto della Brexit ci ha scosso, ci ha colpito, ci costringe a costruire un’Europa più forte e sociale come risposta alla difficoltà e alla crisi che stiamo vivendo. Tra Svezia e Italia ci sono molti punti di contatto e di unione”.
Askanews