È il secondo Capo dello Stato più votato dopo Pertini
Dopo una settimana intensa tra votazioni, nomi bruciati, alti profili, trattative, incontri, proposte, tutto è esattamente come era con Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica.
Così, all’ottavo scrutinio, i parlamentari delle varie parti politiche, incapaci di trovare un degno sostituto, hanno scelto la via più semplice e che sembra essere la più gradita per tanti (ma non per tutti).
Aveva “altri piani” Mattarella per il futuro, ma l’incapacità delle parti politiche di trovare un accordo per il bene della Nazione, mettendo da parte il proprio tornaconto, li ha stravolti completamente, così, dopo una settimana difficile, carica di incontri, tensioni e accordi non trovati, Sergio Mattarella si trova, suo mal grado, al secondo mandato come Presidente della Repubblica italiana.
“Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati regionali – ha detto Mattarella nel suo primo e breve discorso dopo l’annuncio della sua elezione – per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi per l’elezione della presidenza della Repubblica, nei giorni dell’emergenza che stiamo ancora attraversando, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste considerazioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e devono prevalere su considerazioni e prospettive personali”, ha detto Sergio Mattarella davanti ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, saliti al Colle per comunicargli l’esito della votazione del Parlamento. Così dopo sei giorni e otto scrutini, Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica con 759 voti su un totale di 983 presenti e votanti, diventando il secondo Capo dello Stato più votato dopo Pertini (eletto con 832 voti).
Tutti hanno accolto la rielezione di Sergio Mattarella con grande sollievo, non solo perché è un Presidente benvoluto, ma anche perché si supera lo stallo che si era creato nel Parlamento Italiano.
Lo stesso Mario Draghi, che per molto tempo è stato tra i nomi possibili per il Quirinale, ha affermato che è opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale “per il bene e la stabilità del Paese”.
Enrico Letta, leader del Pd, parla di “una scelta di generosità” da parte di Mattarella di accettare il secondo mandato. “Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica” ha affermato il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti.
Non manca neanche la rincorsa al merito per la rielezione di Mattarella, come ha affermato Salvini che dando la colpa a quella parte del Parlamento che “non vuole trovare un accordo”, allora è stato necessario chiedere “a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi”. Per Conte con Mattarella “ha vinto il Paese”, mentre per Matteo Renzi “Mantenere Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi è l’unico modo per lasciare l’Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica”.
Perfino Silvio Berlusconi, dal suo ricovero al San Raffaele di Milano, si è pronunciato a favore della rielezione di Mattarella affermando che “Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato”.
Più polemico Carlo Calenda per il quale “L’unica cosa seria da fare è scusarsi con i cittadini e Mattarella per non aver saputo fare il lavoro per cui siamo pagati. È stato uno spettacolo disdicevole”. Mentre non nasconde la sua delusione Giorgia Meloni, l’unica a non aver sostenuto mai la rielezione di Mattarella, sostenendo invece fino alla fine il suo candidato Carlo Nordio. “Il centrodestra parlamentare mi pare che non esista. È ancora maggioranza nella nazione, credo che debba avere rappresentanza politica, lavoreremo per questo, ma credo che bisogna ricominciare da capo, bisogna rifondarlo” ha affermato la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni aggiungendo che in Parlamento ci sono persone che preferiscono “barattare i sette anni della presidenza della Repubblica per sette mesi di stipendio e di mandato parlamentare”.
Redazione La Pagina