FMI: “Insufficiente la prevista riforma della garanzia dei depositi”
Il Fondo monetario internazionale FMI apprezza la capacità di resistenza della Svizzera dopo la crisi finanziaria nonché la solida situazione delle finanze pubbliche e la politica monetaria. Esso ritiene che la politica finanziaria debba rivestire un ruolo più importante nel rafforzare il potenziale di crescita e nel contrastare le sfide poste dallo sviluppo tecnologico e dall’invecchiamento. Pur elogiando i progressi compiuti nella stabilizzazione del settore finanziario, ritiene tuttavia insufficiente la prevista riforma della garanzia dei depositi. Il FMI continua a individuare rischi potenziali nel contesto internazionale e nel mercato immobiliare e ipotecario nazionale, segnatamente nel settore delle proprietà abitative a reddito. Esso prevede ulteriori rischi in caso di respingimento della riforma dell’imposizione delle imprese da parte del popolo.
Negli ultimi anni l’economia svizzera si è sviluppata in modo relativamente solido. Secondo il FMI, tuttavia, soprattutto a causa del calo della domanda estera, negli ultimi mesi la congiuntura svizzera ha perso slancio, e per il 2019 il FMI prevede una riduzione della crescita all’1,1%, seguita da una moderata ripresa il prossimo anno. Secondo gli esperti del FMI i rischi per la congiuntura potrebbero continuare a celarsi in un possibile acuirsi delle tensioni a livello internazionale, nelle insicurezze nel contesto europeo, tra cui la Brexit, e nei disequilibri del settore immobiliare e ipotecario svizzero.
Il FMI elogia il successo della politica monetaria nell’attenuare le fluttuazioni dei tassi di cambio e nello stabilizzare l’inflazione in un contesto difficile. Ciò in particolare se si tiene conto del limitato margine di manovra della politica monetaria, dovuto ai bassi tassi d’interesse all’estero e alla possibilità di importanti afflussi di capitale in franchi svizzeri.
Inoltre il FMI riconosce la solidità delle finanze pubbliche. Esso rammenta l’importanza degli investimenti pubblici per rafforzare il potenziale di crescita, in particolare attraverso sufficienti investimenti nelle infrastrutture a sostegno della crescita nonché mediante le necessarie riforme delle assicurazioni sociali. Secondo il FMI, un rafforzamento del ruolo della politica finanziaria nella stabilizzazione della congiuntura contribuirebbe anche allo sgravio della politica monetaria. Dal punto di vista della Svizzera, la domanda interna e le uscite dei settori parastatali, come quello della sanità, hanno tuttavia già supportato in maniera determinante la congiuntura negli ultimi anni, mentre il forte apprezzamento del franco nello stesso periodo ha frenato la crescita.
Secondo il FMI, il rischio più imminente per la stabilità finanziaria della Svizzera proviene dalla possibile evoluzione sul mercato immobiliare e ipotecario, segnatamente nel settore delle proprietà abitative a reddito. Negli ultimi anni la capacità di resistenza del settore finanziario è stata rafforzata e la capitalizzazione nonché la liquidità nel settore finanziario sono state aumentate. Tuttavia, il FMI suggerisce l’impiego di strumenti supplementari al fine di ridurre i rischi nel settore immobiliare e ipotecario e per migliorare ulteriormente il quadro della vigilanza e della regolamentazione sui mercati finanziari.
La delegazione del FMI ha eseguito la valutazione annuale della Svizzera a Berna e Zurigo tra il 21 marzo e il 1° aprile 2019. La regolare valutazione della situazione economica e finanziaria dei suoi Stati membri nel quadro della cosiddetta “consultazione ai sensi dell’articolo IV” costituisce un elemento centrale dell’attività di vigilanza del FMI sulla politica economica.