Colpite due stazioni centralissime della Capitale. Forse attacco ad opera di due donne kamikaze
A distanza di sei anni, tornano gli attentati terroristici nella metro di Mosca, dove stamane due esplosioni hanno causato, secondo l’ultimo bilancio ufficiale, la morte di almeno 37 persone e il ferimento di un’altra ventina lungo la linea rossa Sokolniceskaia. La linea taglia in diagonale la città da nordest a sudovest, passando sotto il cuore della capitale, a due passi dal Cremlino e dalla piazza Rossa. Gli inquirenti hanno già aperto un’inchiesta per attentato terroristico e ipotizzano che possano essere entrati in azione dei kamikaze, forse due donne. Anche i servizi segreti (Fsb) confermano tale l’ipotesi.
Il primo ordigno è esploso all’altezza del secondo vagone, durante la fermata, alle 07.56 (le 05.56 in Italia), alla stazione Lubianka, vicino all’omonima piazza, dove si trova la sede storica dei servizi di sicurezza, l’Fsb (l’ex Kgb): secondo l’ultimo bilancio, le vittime sono 23 e i feriti 18. Il secondo ordigno è deflagrato 40 minuti dopo alla stazione Park Kulturi, vicino al leggendario Gorki Park: 14 morti e una decina i feriti. L’esplosione ha interessato la terza vettura del treno, che andava verso la periferia, in direzione contraria rispetto al primo. Gli attentati hanno seminato il panico tra i passeggeri e nella popolazione, che ormai pensava di essersi lasciata alle spalle la lunga stagione degli attentati ceceni dei primi anni duemila. Numerose le ambulanze arrivate sul posto per i primi soccorsi. Per l’evacuazione dei feriti sono stati usati anche elicotteri. La linea interessata dalle esplosioni è stata chiusa e il traffico stradale della capitale è andato in tilt nelle zone degli attentati. “È una catastrofe”, ha detto all’ANSA il procuratore di Mosca Iuri Semin.
FARNESINA HA AVVIATO CONTROLLI – L’Unità di crisi della Farnesina, in contatto con l’ambasciata a Mosca, ha avviato i controlli per verificare l’eventuale presenza di cittadini italiani nella metropolitana della capitale russa, dove si sono verificate due esplosioni. Lo riferisce il ministero degli Esteri italiano.
ULTIMI ATTENTATI RISALGONO AL 2004 – Era da sei anni che non si verificavano attentati terroristici nella metro di Mosca: l’ultimo risale al 31 agosto 2004, alla vigilia della presa degli ostaggi di Beslan, quando una donna kamikaze si fece esplodere di pomeriggio, in un’ora di punta, all’esterno della stazione Riskaia, causando la morte di 10 passanti. Nel febbraio dello stesso anno, un altro kamikaze si fece esplodere al mattino, sempre nell’ora di punta, nel tratto tra Avtozavodskaia e Paveletskaia, causando la morte di 41 persone.