Sfida scudetto – In rimonta la Juventus sconfigge l’Inter e compie un altro passo verso lo scudetto e stacca il Napoli a +4, che cade a Firenze. La rimonta a tre giornate dal termine ora è un’utopia. La squadra di Allegri ha vinto l’importante sfida di San Siro grazie al carattere e alla personalità di ribaltare una situazione che si era complicata, nonostante la superiorità numerica per 75 minuti. Sotto 1-2, la Juventus è risuscitata mettendo alle corde un’Inter in 10 che era stata brava a ribaltare a sua volta il risultato, ma che alla fine ha pagato carissimo il dispendio di energie di una gara giocata ad altissimi ritmi. Il cinismo di Higuain e Cuadrado permette alla Juventus di restare padrona del proprio destino: due vittorie interne contro Bologna e Verona saranno sufficienti. Ma per le due squadre i problemi rimangono: la Juventus non è più incisiva nella manovra d’attacco e in difesa stenta spesso. L’Inter è solo a sprazzi determinata e in qualche fase molto nervosa (Il fallo brutto di Vecino espulso). Spalletti si è anche complicato la vita sbagliando i cambi Santon per Icardi è un mistero. La Champions per l’Inter ora è un’impresa, mentre la Juventus avvicina lo scudetto un po’ di più. Il Napoli non dà continuità all’impresa dello Stadium e nella gara che sulla carta era la più difficile perde contro la Fiorentina e dice addio allo scudetto. La squadra di Sarri non ha retto alla pressione e non è stata capace di cavalcare l’onda dell’entusiasmo. A Firenze il Napoli non è mai entrato in partita perché dopo sei minuti è rimasto in inferiorità numerica per l’espulsione di Koulibaly (ultimo uomo), l’eroe di Torino. La Fiorentina è stata brava a prendere la gara in mano, ha dominato la gara, senza “scansarsi” zittendo le voci di complotto e ha affondato il Napoli con una tripletta di Simeone. Tre punti che tengono viva la qualificazione all’Europa, mentre al Napoli servirà il miracolo. Nel giorno cruciale nella lotta scudetto la squadra di Sarri ha steccato, ha fatto la prestazione più brutta della stagione. Come può succedere un cambio di mentalità così opposto in una settimana, passando da eroici a Torino a disastrosi a Firenze? Il Napoli è stato condizionato dal finale di Inter-Juventus e ha scoraggiato alcuni giocatori che sono apparsi svuotati senza rendersi conto del solo punto di distacco. Momenti ai quali la Juventus non è solo abituata, ma sa gestirli meglio quando le gare si fanno dure e sono decisive. Anche l’aspetto tecnico ha sfavorito il Napoli, con pochissime valide alternative in panchina per sostituire i titolarissimi logorati e fuori forma. La vittoria contro la Juventus ha appagato troppo il Napoli, che a Firenze sembrava accontentarsi di essere “il vincitore morale” di un campionato che resta senz’altro di altissimo livello, ma per il settimo anno consecutivo lo scudetto andrà probabilmente ancora alla Juventus. Il Napoli ha giocato un bel calcio, ma è stato poco cinico, qualità che serve a vincere, oltre alla mentalità vincente e alla fine ha perso la sfida scudetto a livello nervoso, anche per la sua ingenuità.
Corsa Champions League – La frenata dell’Inter fa volare Roma e Lazio che salgano a +4 sui nerazzurri. I giallorossi hanno battuto il Chievo senza faticare molto, facilitando il compito a Di Francesco peri preparare la sfida proibitiva contro il Liverpool, dove servirà una simile impresa come contro il Barcellona. Non è ancora raggiunto l’obiettivo e alla penultima arriva la Juventus all’Olimpico in una sfida che può valere il terzo posto finale, contro una squadra forse già con lo scudetto in tasca. La Lazio tiene il passo dei rivali cittadini e da una spallata all’Inter. Ennesima grande prova della squadra di Inzaghi contro un tenace Torino, che nulla ha potuto contro la superiore qualità tecnica degli avversari. È bastato un gol di Milinkovic Savic dopo che la Lazio ha costrutto cinque-sei occasioni da gol tutte parate da Sirigu in grande serata. Per lo sprint finale Champions le romane sono le favorite, apparse più in forma dell’Inter.
Europa League e lotta retrocessione – L’Atalanta non molla il 6° posto e respinge l’assalto il Milan che torna alla vittoria sul campo del Bologna, ormai quasi salvo. Residue possibilità anche per la Sampdoria che batte il Cagliari. I sardi restano coinvolti nella lotta salvezza, nella quale sono coinvolte cinque squadre. Hanno fatto passi decisivi il Crotone, con la netta vittoria e una grande prestazione contro il Sassuolo e la Spal che ha vinto convincendo contro il Verona, virtualmente in B e un calendario difficile. Le due posizioni in classifica che condannano alla retrocessione sono occupate dal Verona e dal Chievo che sta disputando un girone di ritorno sotto le aspettative e da incubo. L’esonero del tecnico Maran con l’allenatore della primavera D’Anna è il disperato tentativo di salvare il Chievo che dopo sei anni rischia di tornare in B.
G.S.
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