Dopo aver cofondato la Microsoft, Paul Allen ci vuole mandare in orbita con un aereo capace di lanciare razzi
Paul Allen, cofondatore di Microsoft con aspirazioni da astronauta, e Burt Rutan, pioniere dell’ingegneria spaziale, hanno presentato l’aereo più grande del mondo. Il suo nome è un po’ strano ma chiaro: Stratolaunch Systems. Per dare l’idea della sua potenza e della sua grandezza, basta citare alcuni dati: ha un’apertura alare di 117 metri e 35, un peso di 544 mila chili, due fusoliere ed una potenza di sei motori di un Boeing 747. In parole povere è grande come due Jumbo jet. Anche se la presentazione c’è già stata, ciò non vuol dire che è già pronto: i primi test avverranno solo nel 2016. Che cosa farà quest’aereo di speciale? All’inizio lancerà satelliti e merci nello spazio, in un secondo tempo anche persone. Ovviamente queste ultime andranno nello spazio per viaggi turistici. Ripetiamo: questo secondo scopo si realizzerà molto più in là, e immaginiamo che i turisti che l’aereo porterà per la prima volta nello spazio saranno un po’ speciali, visto che ogni viaggio costerà varie decine di migliaia di dollari. Per la cronaca l’aereo si chiama SpaceShipTwo ed è l’evoluzione dello Shuttle che ha esaurito il suo periodo lo scorso 25 febbraio. Ma, ritornando allo Stratolaunch Systems, esso farà dimenticare le rampe di lancio cui siamo abituati dall’inizio dell’avventura spaziale dell’uomo. Dunque, lo Stratolaunch Systems impiegherà 2.408 km per raggiungere quota 9.144 metri. È da qui che potrà lanciare razzi su cui ci sono satelliti e navicelle che saranno portati in orbita “terrestre bassa” e liberati nello spazio. Ha detto Paul Allen: “Il nuovo progetto manterrà l’America al primo posto nell’esplorazione dello spazio e darà alle nuove generazioni qualcosa per cui sognare”.
L’aereo è una sorta di piattaforma mobile di altri velivoli sofisticati, il che significa che c’è un abbassamento dei costi di messa in orbita di svariati milioni di dollari. La navicella, partendo direttamente dal cielo, utilizzerà molto meno carburante di quello necessario per rompere la barriera dell’atmosfera terrestre. Non solo. Oggi, in caso di maltempo, si è costretti a rinviare i lanci di capsule, navicelle e vettori spaziali. Con lo Stratolaunch Systems, invece, questi problemi non ci saranno più perché i vettori verranno lanciati dalla quota prima indicata. Stratolaunch Systems renderà lo spazio più vicino e inaugurerà una nuova era di viaggi spaziali all’insegna dello sfruttamento della tecnologia di avanguardia. Insomma, lo Stratolaunch Systems partirà come un aereo e poi, arrivato a quota novemila e passa chilometri, lancerà razzi e navicelle, senza i rischi che finora hanno sempre rappresentato le rampe di lancio. Il velivolo utilizzerà componenti già impiegati per i Boeing 747 e altri di futura realizzazione. Paul Allen non ha dubbi: entro la fine di questo decennio sarà Stratolaunch Systems a mettere in orbita i veicoli spaziali.