Renzi: “la bandiera dell’onestà non appartiene ai Cinque Stelle”
Il giorno della verità si avvicina, tutti i protagonisti di queste elezioni Politiche 2018 sono alle prese con gli ultimi discorsi per chiarire meglio le proprie posizioni e la posizione della sinistra è chiarita dagli ultimi interventi, così, mentre facendo riferimento a Silvio Berlusconi Walter Veltroni al teatro Eliseo afferma che “è sempre possibile collaborare con l’opposizione, ma tutto ciò deve accadere nell’ambito della democrazia dell’alternanza”, dall’altra parte il premier Gentiloni ospite a “Domenica Live” su Canale 5 ha chiaramente ammesso che “le larghe intese non le possiamo fare con le formazioni populiste ed estremiste, non farebbe bene al Paese. La scelta fondamentale che gli elettori devono fare è misurare le offerte in campo e decidere non quale sia la più accattivante ma la più solida”.
Ma in caso di sconfitta del Pd, è il segretario del partito Matteo Renzi stesso su SkyTg24ad affermare che “non ci sarà nessun passo indietro e trovo sconcertante che il tema sia ciò che faccio io”. “Io sono pronto a parlare di programmi da qui a domenica. Il punto è che cosa farà l’Italia nei prossimi anni”, ha aggiunto. “Il centrosinistra – ha rivendicato ancora Renzi – è una squadra. Il segretario del Pd sono io, eletto con le primarie e non con il software della Casaleggio, poi ci sono Gentiloni, Minniti, Padoan, Calenda: non ha paragone con la squadra di truffatori che il buon Giggino Di Maio ha messo in campo”.
È dunque il M5s il primo avversario del Pd ed è proprio al Movimento che Renzi dedica le parole più dure durante un comizio a Latina, parlando della vicenda dei rimborsi dei parlamentari pentastellati Renzi afferma: “Non abbiamo detto niente su come debbano spendere i loro soldi, ma se prendono la bandiera dell’onestà e ci fanno tutti i giorni la morale, deve essere chiaro che la bandiera dell’onestà non appartiene ai Cinque Stelle. Anche noi del Pd abbiamo avuto truffatori, li ha avuti Fi, ce li hanno i Cinque Stelle. Hanno persone perbene come noi, come gli altri, meno perbene come noi e gli altri, sono esattamente come gli altri: con la differenza che quando si tratta di amministrare le città sono un po’ meno bravi, come dimostra Roma”.
La vicenda dei rimborsi è importante, continua Renzi, “non per le dimensioni economiche, perché se dobbiamo ragionare di quanti soldi hai fatto risparmiare, il Pd abolendo i finanziamenti ai partiti non ha fatto risparmiare 20 milioni in 5 anni, ma in un solo anno 38 milioni solo per il Pd”. “Tirate fuori questi nomi di quelli che hanno truffato, e poi facciamo la campagna elettorale.- continua Renzi che ancora una volta invita il leader del Movimento al confronto – Visto che Di Maio non può parlare di impresentabili, si presenti lui a un dibattito televisivo che sono 4 mesi che lo aspetto dopo che mi ha sfidato”. “Come finisce il 4 di marzo? Pd primo partito. Il Pd sarà il primo partito e il primo gruppo parlamentare, questo perlomeno è il nostro obiettivo”, ha concluso.
foto: Ansa
1 commento
vanno cancellati tutti quelli che hanno contribuito allo sfascio del nostro paese, il pd in primis, parlano di onestà…
ricordiamo : banca etruria e l’MPS…
traditori della classe operaia,
niente pietà, tutti fuori dai co***.
ITALIANI, ricordatevi chi ha firmato i trattati capestro europei e il pareggio di bilanci in costituzione e chi voleva affossare la nostra costituzione.
spero che il popolo abbia buona memoria…