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21 November 2024
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New Green Deal (un imbroglio nero come il carbone)

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La consapevolezza di essere in guerra, e quindi in pericolo, fa sì che la concentrazione di tutto il potere nelle mani di una piccola casta sembri l’unica e inevitabile condizione per poter sopravvivere” Orwell, “1984”. Il neoliberismo i governi complici, sono la principale causa della distruzione ambientale. Il leviatano per prosperare ha bisogno dell’apolide plasmato per essere un idiota, che lavora e pensa solo a comprare acriticamente e disposto a vendere persino le proprie idee e corpo per denaro!
Introduzione Siamo una società basata sull’accumulazione e sul desiderio infiniti e senza un fine. “Servono più armi, dobbiamo produrne come fatto con i vaccini”, ha detto la non eletta dal popolo e cleptocrate blasonata Ursula von der Leyen, secondo cui la guerra, come la pandemia e il New green Deal, sono concepiti per continuare a derubare i contribuenti con tutti i mezzi. Riflettendo sull’accordo New Green Deal approvato dagli stati UE e inserito in molte legislazioni, entro il 2050, se i criteri sulla CO2 fosse valutata secondo gli stessi con cui vengono regolamentati la gestione patrimoniale e gli investimenti collettivi, i politici in carica si troverebbero ad affrontare azioni legali per dubbia frode e abusi professionali. Queste manovre da prestigiatore che riguardano tutti i soggetti coinvolti e consapevoli dell’imbroglio, come gli azionisti, le aziende, i fondi d’investimento e il politico, vale la pena partecipare al gioco perché il loro unico obiettivo è ottenere quanti più sussidi possibili da tutte le misure climatiche per le quali il cittadino (caprio espiatore) pagherà. Confidando che anche il più subordinato ed ebete, riconoscerà sulla propria pelle che le menzogne non durano all’infinito, e che la vera battaglia non è nei mezzi di informazione, ma quella culturale. Seguendo questo miraggio, il mondo è dei vincitori e il fallimento sarà sempre personale degli scettici che non credono all’Agenda 2030, di cui dobbiamo smetterla di dubitare, ma lasciare che i tecnocrati continuino indisturbati a decidere, sempre per il nostro bene si capisce. Lo hanno dimostrato con i vaccini salvavita di milioni di persone, e con le sanzioni alla Russia messa in ginocchio e sconfitta, promettendo pace, libertà e benessere alla martoriata e democratica Ucraina ingiustamente aggredita. Per non parlare dell’appoggio incondizionato a Israele, che non fa altro che lottare e difendersi dal terrorismo e grazie all’IA effettua attacchi mirati per salvare più civili possibili. Gli effetti collaterali sono bazzecole confrontate ai progressi, che lorsignori ai governi dai loro Ministeri ci promettono. Chi dissente è un complottista e verrà sistemato. Mi si dice che i miei articoli sono lunghi e complessi, ma se dinanzi ad un “essere idiota” che pensa solo a consumare e all’individualismo come forma di governo, io reagisco indicando un cammino di uscita dalla caverna dell’idiozia, con degli strumenti chiari da usare e soprattutto di avere bene in mente la strategia dell’avversario, articolando il pensiero critico da divulgare con i risultati delle proprie ricerche.
Riassunto Tratterò del “Goal 13” che riguarda il cambiamento climatico, parte dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Ignorato per decenni, dal 2015 è stato impacchettato e imposto sotto il nome di crisi climatica con il rimedio battezzato transizione ecologica. Il tutto risolvibile con un immenso investimento di trilioni per il rinnovo totale del parco auto, la ricostruzione degli edifici, l’offerta di cibi sintetici, il controllo digitale totale di ogni area del pianeta e dei suoi abitanti, con un paesaggio previsto di pale eoliche e un lucroso traffico nelle nuove indulgenze, i carbon credit. Suscitando le Passioni e imporre l’Emergenza, per educare i cittadini a pagare, il complesso che si palesa in forma di stato/impresa/propaganda che promuove i miliardari e megagalattici investimenti.
Lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 Nel 2015 venne adottata la Risoluzione dall’Assemblea Generale, e il sottotitolo: Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030, risultante dal vertice delle Nazioni Unite. I suoi 169 traguardi stimoleranno nei prossimi 15 anni interventi in aree di importanza cruciale per l’umanità e il pianeta. Sradicando la povertà e salvaguardano il Pianeta, la nostra casa.
Alcuni profili per le emergenze degli ultimi decenni e di cui alcuni identificheranno amici o se stessi.
Il conformista si adegua ai modelli socialmente prevalenti, si informa ascoltando i tg con attenzione, sapendo che il nemico CO2 è alle porte. Disponibile a ogni sacrificio per un Futuro Migliore, dettato dal mantra dei generali, gli esperti e i tecnici. Determinato a proteggere il pianeta dalla degradazione, attraverso un consumo ed una produzione consapevole, gestendo le risorse naturali in maniera sostenibile, pensando ai bisogni delle generazioni presenti e di quelle future. Il tutto basato su uno spirito di rafforzata solidarietà globale. Senza ripudiare però il più sfrenato ma sostenibile consumismo.
L’opportunista si preoccupa esclusivamente del proprio orticello, fregandosene dei disastri e facendo il furbo. Disinformato e gentile per convenienza, va ovviamente educato, ma se dopo un certo punto, continua a far finta di non capire, va sistemato. Campione del politicamente corretto, da applicare per ogni situazione a suo favore, scimmiottando i suoi simili al potere.
Lo stoico si atteggia goffamente e pensa. “Lo Stato è un grande produttore di petrolio e gas, di cui noi ne usufruiamo e le persone comuni hanno spesso sofferto molto per gli effetti provocati da queste industrie. Lo stato è belligerante per la difesa del nostro territorio o per salvaguardare il nostro benessere. Dunque, chi ci governa e l’industria reputano un loro dover ‘sacrificarsi’ per rifornire il mondo di energia. I discorsi sul cambiamento climatico sembrano per loro vergognosi e irresponsabili piagnucolii”. Gli ambientalisti? Burattini del sistema impegnati nella promozione della falsa emergenza climatica. La vita è fatta di difficoltà che superate ci rendono più forti e resilienti.
Il religioso La regolazione dei grandi sistemi della Terra non riguarda l’uomo, ma Dio che ce l’ha assegnata. Se il clima è sbilanciato è per la sua volontà, di dare il libero arbitro agli uomini, e ci penserà lui a rimediare o a castigare. La guida spirituale di riferimento rinforzerà la fede, e come previsto dalla bibbia verranno delle piaghe future, mettendo alla prova sia gli eretici che pagheranno con l’inferno, mentre per i credenti li attenderà il paradiso che non sarà su questa terra ormai distrutta.
Il laico mette la Natura al posto di Dio, e conclude che l’uomo è troppo debole per mutare il clima, e quindi non può essere il responsabile del riscaldamento globale. I vulcani e le correnti del golfo sono molto più importanti, senza dimenticare le ere glaciali sempre esistite. È tutto un business colossale.
Il negazionista climatico si chiede come la scienza possa prevedere le imminenti catastrofi climatiche, se neanche le previsioni meteo della prossima settimana siano sicure? La scarsa conoscenza della popolazione è la causa principale delle imminenti e coercitive transazioni green, essendo lui una vita che studia questi fenomeni. Se politicizzato crede che le tematiche ambientalista, siano una congiura dei Dem, per reintrodurre il socialismo o credito sociale. I cambiamenti climatici da sempre esistiti, dipendono dal sole e altri fattori atmosferici come la geoingegneria che determina le alluvioni, siccità, terremoti e quant’altro. La contestazione ambientali da Friday for future a Ultima Generazione, da Extinction Rebellion, sono palesemente pilotate dalle oligarchie, creatrici di un indotto problema ambientale. Basterebbe studiare i fenomeni e dati alla mano, potremmo creare un vero dissenso.
L’ambientalista fa pensare a un “abbracciatore di alberi” o un hippie con i capelli rasta che mangia cibo naturale, o gli attivisti che si incollano sulle strade o imbrattano i monumenti. Ma gli hippie si sono estinti mentre gli altri convinti di essere l’Ultima generazione che sopravviverà alla crisi climatica, sono movimenti finanziati da “Extinction Rebellion”, a cui è a capo Sir Hohn, uno degli uomini più ricchi del Regno Unito. L’ambientalistaveroguida la stessa auto da 24 anni, con meno di 100.000 km, perché quando può va a piedi. Nutrendosi di cibi biologici, spesso raccolti nell’orto, è vegetariano, e non tocca carne per le conseguenti e inquinanti scorregge dei bovini. Il riscaldamento è ridotto al minimo e non usa l’aria condizionata. Beve acqua dal rubinetto, e per pulire usa l’aceto evitando i prodotti chimici. L’acqua di risciacquo per annaffiare l’orto, anche se il senso di colpa lo affligge per l’abbattimento di molti alberi, con tutti i libri che legge, in cambio usa un telefonino non smart.
Lo scettico antropogenico si immagina un mondo migliore con le seguenti “eresie”.
NATOEXIT La NATO non è una alleanza di difesa, ma una macchina da guerra, che si è macchiata di numerosi crimini contro l’umanità e opera per gli interessi commerciali USA e i suoi vassalli. Le guerre NATO sono tra le cause importanti di inquinamento dell’ambiente. Link
Eliminazione 1) degli imballaggi puramente decorativi o pubblicitari di tutti i prodotti possibili, da vendere sciolti, usando materiali integralmente e rigorosamente riciclabili. 2) delle campagne di rottamazione continua affatto ecologica oltre alle devastazioni ambientali per costruire mega batterie.
Quantitative easing togliere il potere alle banche centrali di crere denaro dal nulla, che causa infalzione e aumento dei costi dei beni (stagflazione), e riduce drasticamente il valore della valuta nazionale di un paese. Favorisce il basso rischio per le banche per i prestiti e favorisce l’indebitamento dei civili. Il QE ha un forte impatto sull’ambiente in quanto favorisce il consumo sfrenato.
Ritirare la delega da parte dei governi alle Commissioni UE, che con il trasferimento delle politiche ambientali a scala globale ha comportato l’esproprio e la deresponsabilizzazione delle comunità locali.
Tassare i profitti e i paradisi fiscali delle grandi banche e delle Big-Tech, Big-Food e di tutte quelle imprese che fanno profitti in un paese e hanno le sedi fiscali in altri più vantaggiosi (vedi Stellantis), e lucrano o fanno profitti dal green deal. Carbon e Web tax per le Big-Tech.
Rendere trasparenti i primi 45 miliardi del PNRR e sugli investimenti per la Transazione ecologica.
Costi sociali la transizione ecologica può trovare il consenso delle masse solo se i suoi costi sociali vengono fatti ricadere non più sui salari ma sui profitti e sulle rendite. Uscita dal New green Deal!
La Svolta In una finestra “Overtoniana”, per fare diventare tutte le categorie di umani sopra citate “ecosostenibili”, il menu propone nuove minacce come i virus “zombie” dell’Artico, problemi di fertilità in età adulta, danni al feto causato dall’inquinamento, polveri sottili e microplastiche che entrano nella catena alimentare e vengono inalate con la respirazione. Con tutte le ricadute socio-ambientali direttamente o indirettamente correlate al cambiamento climatico, idonei a innescare con un effetto a catena centinaia di ulteriori ripercussioni nefaste. Pensando allo scioglimento delle calotte polari e all’erosione del permafrost (rischio di riattivazione di virus o agenti patogeni potenzialmente letali), all’innalzamento del livello dei mari, alla frammentazione della biodiversità, all’alterazione del ciclo idrologico e siccità diffusa con precipitazioni più rare quanto severe. Un incremento della mortalità legata all’inquinamento, per finire in un orgia complottista legata ai fenomeni migratori forzati dovuti a catastrofi naturali, e contestuale approfondimento delle disuguaglianze, allo scoppio sempre più frequente delle c.d. guerre climatiche per la gestione di risorse naturali sempre più scarse ecc.… Indottrinati ad accettare la nuova tecnocrazia. Lo stato imporrà l’acquisto di auto “Full Electric” per chi potrà permettersela, definendo delle norme di pagamento tramite app, pena la cancellazione dal consesso umano alluso, di uno smarfo che contiene minerali di terre rare, come il neodimio, terbio, gadolinio, silicio e platino, che una volta gettati si disperdono. Nelle abitazioni verrà sostituito l’obsoleto contatore elettrico o meccanico, con uno digitale di nuova generazione che tramite la telegestione, gestirà il rapporto di fornitura, anche nel bloccare la fornitura in caso di mancato pagamento delle bollette. Dopo l’autorizzazione alla farina di grillo, motivata da una folle “transizione alimentare”, in questi giorni l’Europarlamento ha approvato l’accordo sulla direttiva sulle “case green” o rapina del secolo, dimenticando che il nostro territorio ha una priorità che a Bruxelles non scalda i cuori quanto il green: quella del miglioramento sismico degli edifici. Regna il caos sulle sanzioni per chi non efficienta l’immobile, ma è certo che cambierà l’Ape da rinnovare, e chi non sarà in classe E entro il 2030, vedrà crollare il valore del proprio immobile e l’impossibilità di venderlo o affittarlo. L’obiettivo a lungo termine è di deprezzare al massimo il patrimonio edilizio, specie quello delle fasce più povere, per darlo in pasto ai grandi gruppi immobiliari. La piazza della città, trasferita sui Social, e i nostri dati come nuovo oro, in barba alle preoccupazioni per la privacy, il denaro di fatto integrato con i social media, prontamente disponibile per l’uso on-line, compresi i micropagamenti. Saremmo tutti più smart, grazie alle tecnologie il cui mantra è investire su sistemi di mobilità sostenibile che riducono l’inquinamento aumentando la qualità dei servizi. Passaporto digitale per viaggiare, green pass globale per la condivisione dei dati sanitari (OMS), e verifica delle vaccinazioni o pandemie future, i cui dati verranno inseriti in una banca dati globale al servizio della “ricerca scientifica”. I più sfigati avranno diritto ad reddito universale, e la fine della loro libertà per sempre. È tutto ratificato nell’Agenda 2030!
Goal 13 Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico. Qui il resto dei 16 goal dall’Agenda 2030. Le direttive sollecitano interventi più urgenti soprattutto la lotta contro il cambiamento climatico e le disuguaglianze. In assenza di una riduzione delle emissioni di gas serra saranno inabitabili molte parti del mondo, colpendo in particolar modo i Paesi e le persone più vulnerabili, oltre alle diseguaglianze, la povertà, la fame e le pandemie in crescita.
L’impegno della UE per il capitale naturale riguarda: (con alcuni fonti di riferimento)
  • L’Estensione della rete di protezione dell’ambiente link
  • La creazione di corridoi ecologici che, nell’ambito di una rete naturalistica transeuropea resiliente
  • La predisposizione di un Piano di ripristino della natura
  • L’intensificazione degli sforzi per proteggere il suolo, ridurne l’erosione e aumentarne la fertilità
  • Una specifica Strategia forestale coerente con le biodiversità e la neutralità climatica
  • Un nuovo Piano d’azione per conservare le risorse della pesca e proteggere gli ecosistemi marini
  • Adoperarsi di più per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi
  • Invita alle città europee di almeno 20.000 ab. di elaborare piani ambiziosi di inverdimento urbano
New Green Deal un imbroglio nero come il carbone. Il globalista di Davos WEF proclama la necessità, di raggiungere l’obiettivo di “zero emissioni di carbonio” entro il 2050. Dai più ignorato, perché lontano nel futuro, eppure, le trasformazioni in corso di innumerevoli economie ne stanno ponendo le basi. L’UE è in testa alla corsa, con un piano coraggioso per diventare il primo continente “carbon neutral” e ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030. Con i governi in modalità da guerra, vi saranno imposizioni autoritarie, liberticide e surreali, che si abbatteranno sull’individuo medio. Mentre in Europa esplode la rabbia degli agricoltori (video), per le norme green e l’aumento del prezzo del gasolio agricole e delle materie prime dei prodotti low-cost, nuovi divieti sui pesticidi, la cancellazione degli indennizzi per le calamità naturali, i tagli ai sussidi, troppa burocrazia e una peggiore retribuzione, la UE decide di stanziare 50 Mia. per sostenere l’Ucraina. Si protesta anche, alla concorrenza sleale dei prodotti internazionali e alle politiche ambientali della UE, per finire in Polonia e Romania per l’import di alimenti dall’Ucraina a basso costo. Riassumendo la seconda parte del mio Pamphlet, affermo ad nauseam che il New green Deal è incompatibile con il capitalismo profondamente dipendente dai combustibili fossili e alla depredazione della natura, di cui le illegalità ambientali sono la quarta attività criminale più redditizia. Mi riferisco alla deforestazione illegale, all’estrazione mineraria, alla pesca e al commercio di fauna selvatica. Dovrei fidarmi di gente che fabbrica auto con materiali estratti per dodici ore da bambini schiavi, promettendo di salvare il mondo conformandolo al proprio sistema? Riducendo tutto a un’idea di clima monodimensionale che funziona come un termostato binario, interamente dipendente da quanta virtù mettiamo nei consumi spiccioli, tollerando gli intoccabili yacht e jet di lorsignori, che nei loro convegni promettono un mondo migliore “senza lasciare indietro nessuno”? Lo sfruttamento non avviene soltanto attraverso il lavoro ma anche con la leva fiscale ai danni delle fasce più deboli, aumentando le accise e le tariffe energetiche, e dirottando la spesa dai servizi pubblici agli oligopoli dei farmaci, delle armi e dell’onnivoro e leviatano Green Deal. Quindi cari amici, occhio al portafoglio, alla vostra casa, ai servizi pubblici, alla Sanità, all’Istruzione, ai diritti garantiti dalla Costituzione, all’aria che respiriamo, da pagare con la transizione ecologica, un grande business finanziario con modesto beneficio ambientale. Ma ogni discorso è nullo di fronte al cappio al collo del vincolo europeo all’austerità, dopo avere vanificato 30 anni di tagli e senza mai ridurre il debito pubblico (che anzi è sempre cresciuto). E del vincolo Nato che sta trascinando l’Europa e il mondo intero verso la notte nucleare, che rischia di anticipare quella ambientale e climatica. L’unica libertà a noi concessa sarà quella di scelta tra diversi beni di consumo, ma non di cambiare le regole del gioco o lo stesso gioco, sperando che nuove idee e un nuovo pensiero critico si propaghino si contagino con la velocità di un virus, grazie alla rete. Evitiamo che gli amici degli amici o i coniugi dei ministri ne ricavino il loro tornaconto.
Mario Pluchino

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2 commenti

Angela 2 April 2024 at 22:09

Leggo sempre con piacere i suoi interventi e vorrei aggiungere o confermare, che la transazione ecologica è semplicemente una strategia di marketing per vendere di più. Più si vende più si inquina più la questione ambientale si complica. Le emissioni di CO2 sono costantemente aumentate da quando si è cominciato a misurarle. Come lei dice molto bene, l’illusionista ha sempre agitato la mano con la soluzione green del momento, nascondendo il lavoro dell’altra nel produrre profitto privato, che poi ha sempre generato debito pubblico e austerità per il cittadino. Ora è il momento del “New Green Deal” che, lungi dal ridurre le emissioni, serve solo a promuovere la “crescita” con la sua sempre più forte concentrazione di capitali. Ciò che lei in questi interventi accenna, è solo la punta del iceberg, di temi da scriverci dei libri, che poi leggeranno solo persone come lei giudicate dalla massa “complottista” a inseguire scie chimiche e percentuali di CO2 nell’atmosfera! Continui a scrivere che, la seguirò con curiosità e se permette con qualche accenno critico.

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Leonardo 8 April 2024 at 23:45

Tante promesse , progetti e investimenti megagalattici per il New green Deal. Inoltre sono frasi veramente “al miele” che ognuno vuole credere di realizzare. Le nuove generazioni stanno crescendo con la costante paura del “cosa ci riserva il futuro ?” Quindi non solo in campo lavorativo ed’economico ma ora anche per la Salute del nostro pianeta. Acecati non vedono più il dietro le quinte ma si accorgono lo stesso di avere sempre meno diritti e meno soldi. Nascono sia necessità di false libertà LGBT sia nuovi modi di fare soldi accanto al lavoro traditionale come ad’esempio investimenti in cryptovalute. Almeno la nostra Terra potrà fare un sospiro di solievo.

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