I casi di morbillo a Bienne hanno scatenato nuove discussioni politiche
È sicuramente uno degli argomenti più discussi degli ultimi tempi, quello dei pro o contro vaccini, e lo è ancora di più quando di mezzo ci sono bambini. C’è un fronte molto duro tra chi vaccina i propri figli e chi ha deciso di non farlo. Ricordiamo i dibattiti accesi in Italia ad esempio, dove da poco rischia una multa chi non fa vaccinare i propri figli contro dodici malattie, ne fanno parte tetano, difterite o la pertosse.
Anche in Francia i bambini piccoli sotto i due anni devono essere vaccinati prima di poter accedere all’asilo o ad un’altra istituzione pubblica.
I casi di morbillo a Bienne
Si torna a discutere dei vaccini soprattutto per i dodici bambini della Rudolf-Steiner-Schule a Bienne colpiti dal morbillo. Per evitare un’epidemia l’Ufficio cantonale della sanità ha costretto i bambini non vaccinati a rimanere a casa per tre settimane.
A 20 Minuten la direttrice della scuola, Veronika Raue, ha detto che ben il 30% degli alunni non sarebbe vaccinato, secondo la direttrice una parte dei genitori fanno particolarmente caso al tema dei vaccini. La scuola stessa, sottolinea poi Thomas Didden, il coordinatore delle scuole Rudolf-Steiner in Svizzera, non darebbe dritte o raccomandazioni per quanto riguarda il vaccino del morbillo.
Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP, in ogni decimo caso di morbillo porta a delle complicazioni. Tra il 2006 e il 2009 in Svizzera si è registrata l’ultima epidemia, sono stati registrati 4400 pazienti. Nel 5% dei casi si è registrato una polmonite, nello stesso numero un’otite, mentre nove persone hanno avuto un’encefalite. Inoltre nel 2009 c’è stato anche un caso di decesso a causa del morbillo, solo un uomo nel 2018 è deceduto per colpa del morbillo, ma aveva la leucemia e per la chemioterapia il suo sistema immunitario era oppresso.
La situazione generale
Fino al 21 novembre, 48 casi di morbillo sono stati dichiarati nel 2018 contro 105 casi per lo stesso periodo nel 2017, cioè una diminuzione di 54%. Ciò corrisponde a un’incidenza di 5,7 e 12,4 casi su un milione di abitanti, rispettivamente nel 2018 e 2017. 24% dei 153 casi dichiarati nel 2017 e 2018 erano casi isolati, comparsi in quindici cantoni e nel Liechtenstein; la maggior parte dei casi facevano parte di 19 insorgenze distinte. Durante questo periodo, 24% dei casi erano di età inferiore a 10 anni, 25% da 10 a 19 anni e 51% a partire dai 20 anni. 84% dei casi non sono stati vaccinati o incompletamente vaccinati.
Vaccini obbligatori?
Diversi politici si sono espressi a riguardo di un obbligo di vaccino, attualmente i cantoni hanno la possibilità di esprimere questo obbligo soltanto se la sanità pubblica è eccessivamente in pericolo e se la popolazione non può essere protetta tramite altre misure.
“Se i genitori non vogliono vaccinare i propri figli, mi aspetto che quando i loro figli mostrano anche solo sintomi minimi di morbillo li tengano a casa”, dice la Consigliera nazionale Verena Herzog a 20 Minuten, mentre il Consigliere nazionale Lorenz Hess sottolinea che “lo trovo irresponsabile quando i genitori non vaccinano i figli”, secondo il politico bisognerebbe fare di tutto per migliorare il numero dei bambini vaccinati.
foto: Ansa