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29 April 2024
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Cronache di vita, società e cultura

#Locarno 72 : le anticipazioni 2019

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Il Festival cinematografico di Locarno sta scaldando i motori della edizione 2019. Nuova la direttrice artistica della manifestazione, la parigina Lili Hinstin, produttrice cinematografica, già responsabile delle attività cinematografiche dell’Accademia di Francia a Roma, Vice direttrice artistica del Cinéma du Réel di Parigi, ed infine direttrice del Festival di Belfort, in Borgogna. Confermato invece il team organizzativo degli scorsi anni, guidato dal direttore Marco Solari. Insomma, squadra che vince non si cambia: si migliora. Anzi, si porta nel mondo. Nei giorni scorsi Nadia Dresti, responsabile della sezione Locarno Pro, riservata ai professionisti, ha annunciato un gemellaggio del Festival di Locarno con l’International Film Festival di Panama e la Panama Film Commission, in tal modo potenziando i contatti con altre rassegne già attivissime in Brasile, Cile, Grecia, Messico, Libano, e Stati Uniti, quest’ultima in partenariato con la Film Society del Lincoln Center di New York. A fine marzo il Festival di Locarno proporrà un ciclo di incontri sulle opere di due maestri della regia. L’italiano Bernardo Bertolucci, indimenticato vincitore di ben nove premi Oscar nel 1987 per il film L’ultimo imperatore. E l’ungherese Béla Tarr, narratore delle inquietudini dell’odierno proletariato urbano, che sarà presente in Ticino con il montatore cinematografico italiano Jacopo Quadri. Avanti veloce. La prossima estate il Festival di Locarno negli undici giorni della manifestazione proporrà al pubblico la retrospettiva di tutte le pellicole di Blake Edwards. Attore, sceneggiatore, ma soprattutto regista ed uno dei protagonisti della commedia americana, nella vita marito della attrice Julie Andrews, la Mary Poppins della produzione Disney degli anni Sessanta. Blake Edwards ha diretto film indimenticabili, di cui citiamo solo alcuni titoli: Colazione da Tiffany, con Audrey Hepburn; la serie dei film de La pantera rosa, con Peter Sellers e le musiche di Henry Mancini; Hollywood party, ancora con Peter Sellers. Prima di concludere è doveroso ricordare due protagonisti del cinema svizzero recentemente scomparsi. Il ginevrino Claude Goretta, la cui regia del film La morte di Mario Ricci nel 1983 meritò all’attore italiano Gian Maria Volonté il massimo riconoscimento al Festival di Cannes. Il secondo è l’attore Bruno Ganz, zurighese ma di origini italiane, pluripremiato a Locarno, indimenticato protagonista di capolavori come Pane e Tulipani e Il Cielo sopra Berlino. Questi gli eventi, i protagonisti, le opere, i progetti, di una industria come quella del cinema, anche a Locarno “fabbrica di sogni” per noi tutti. A ricordare che la cultura non conosce barriere temporali e neppure di frontiera.

AN GRANDI – NL TOMEI

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