Mentre Luigi Di Maio dichiara guerra al precariato, dal Ministero dell’Interno arriva la proposta di un censimento dei rom in Italia
Se da una parte il vicepremier Matteo Salvini è alle prese con la questione immigrazione e il censimento dei rom, annunciando un dossier ‘sulla questione rom in Italia’ e sostenendo che gli stranieri irregolari andranno ‘espulsi’, anche il collega, il vicepremier Luigi Di Maio, porta avanti i propri obiettivi al Ministero del Lavoro. “Ridurremo il numero dei rinnovi per i contratti a tempo determinato” e “allo studio c’è la reintroduzione delle causali” sono gli obiettivi appena annunciati sottolineando l’intenzione di “fare una guerra seria al precariato” attraverso “una revisione del jobs act” e “anche limitando i licenziamenti selvaggi”. Luigi Di Maio ha espresso le proprie idee in occasione dell’incontro con alcune aziende, quali Foodora, Uber Eats, Just Eat, Deliveroo, Glovo, Domino’s Pizza, Mooveda e Social Food, leader nel settore della consegna di cibo in Italia. Lo scopo di questo incontro è stato quello di aprire un tavolo con i riders (i fattorini che a bordo delle loro bici consegnano pasti) e i rappresentanti della piattaforme digitali e “chissà che non si arrivi al primo contratto nazionale della Gig economy”.
“Mi è stato detto che sono disponibili”, ha aggiunto il ministro, precisando che “se poi il tavolo non dovesse andar bene interverremo con la norma che avevamo progettato per favorire i lavoratori e anche lo sviluppo di queste realtà”. L’incontro è stato visto molto positivamente dalle aziende interessate: “Siamo soddisfatti di questo primo incontro organizzato dal ministro Di Maio: è stato positivo e ha registrato un dialogo trasparente e costruttivo da parte di tutti gli interlocutori”, ha commentato il numero uno di Foodora Italia Gianluca Cocco, 31 anni, a margine dell’incontro avuto con il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. “Per noi di Foodora, e credo per tutti i player al tavolo, è stato importantissimo ripristinare la corretta piattaforma delle informazioni a disposizione del ministro, in relazione ai pagamenti e alle tutele esistenti. Siamo pronti a lavorare insieme per il migliore sviluppo del business così da assicurare le migliori opportunità ai rider”.
Oltre alle polemiche scatenate a causa dell’episodio della nave Aquarius, Matteo Salvini si trova al centro delle polemiche a causa del dossier ‘sulla questione rom in Italia’ secondo il quale gli stranieri irregolari andranno ‘espulsi’. Alla proposta del Ministro dell’Interno è arrivata la replica dell’Associazione che tutela i diritti di comunità come rom e sinti affermando che un “Censimento su base etnica non è consentito dalla legge, i pochi irregolari sono apolidi di fatto, non possono essere espulsi”.
Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio che si occupa della tutela dei diritti delle comunità rom e sinti, ha aggiunto che “esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili. Ricordiamo anche che i rom italiani sono presenti nel nostro Paese dal almeno mezzo secolo e a volte sono ‘più italiani’ di tanti nostri concittadini”.
Nella stessa giornata di lunedì scorso, Matteo Salvini ha precisato meglio gli obiettivi che il governo vuole raggiungere attraverso il censimento. “Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno – afferma il leader della lega – nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza”.
foto: Ansa