Piergiorgio Odifreddi è uno dei più noti matematici attuali. Si dichiara ateo, ha pubblicato diversi libri , il piu’ esaustivo e popolare dei quali si intitola. “Perché non possiamo essere cristiani e men che meno cattolici.” Il 20 maggio ha tenuto pure una conferenza all’Università di Zurigo sul “Diavolo e l’acqua santa”. Suo asserto dogmatico è che la nostra Ragione è l’ultima istanza dell’uomo, e che quindi non ha senso appellarsi a un dio, ad una trascendenza, ad un’aldila’. Come punto di partenza Odifreddi smantella nella religione la chiesa cattolica. La definisce spacciatrice di droga religiosa, fabbrica di superstizioni, di falsità storiche, strumentalizza l’ignoranza del popolino, condanna ogni tipo di ricerca scientifica, è un mare di corruzione finanziaria con il suo Jor, la bottega delle indulgenze e la furbesca pretesa di esenzioni, un mondo di pedofili…e avanti di questo passo, chi piu’ ne ha piu’ ne metta. A parte il fatto che storicamente è inesatto fare di ogni erba un fascio perché degli uomini di chiesa hanno fatto pure tanto bene all’umanità, senza tirar fuori sempre il solito S. Francesco. Ma ammettiamo pure la verità dell’asserto. Si potrebbe rispondere che la chiesa non ha nulla o poco a che fare con lo Spirito dell’universo, perché essa è “costruzione” recente, con un Gesù vissuto 2000 anni fa ,mentre lo Spirito dell’Universo è precedente ad essa di miliardi di anni, almeno dal tempo del big-bang.
Altro asserto intermedio di Odifreddi: i dogmi della chiesa altro non sono che miti pagani, fatti propri, battezzati e inseriti nel suo campionario cattolico. E ne cita alcuni, alcuni dei quali vengono qui elencati: La Trinita’, il peccato originale, la verginità di Maria, la Risurrezione di GesùMa ammettiamo pure le interpretazioni di Odifreddi e daremmo la stessa risposta come sopra. Fossero datate anche da qualche millennio o decine di millenni lo Spirito dell’universo era già presente in anticipo prima di queste preistorie. Altro asserto del nostro matematico: “le religioni si fanno guerra fra di loro. L’ unica religione che non si fa la guerra è la scienza. Ogni branchia scientifica contribuisce alla crescita dell’altra e alla comprensione del mondo”. In parte è vero, però Odifreddi non sarà così sprovveduto da non distinguere la o le religioni dalla fede. Le religioni con i loro riti, cerimonie, simulacri, pellegrinaggi, esteriorità, folclore sacro, poco hanno da spartire con la fede che è un’esperienza interiore, rapporto fra il singolo ed un essere superiore. Che poi questa fede sia una proprietà costante di tutta l’umanità o un’illusione si potrà discutere. Che il nostro tempo preferisca aderire ad una religione o superstizione piuttosto che ad una fede è pure comprensibile, data la difficoltà dell’uomo moderno di guardarsi e lasciarsi parlare dentro. Ma concediamo pure che di universale ci sia solo la scienza e non la religione né il cattolicesimo, perché non ammettere che di fatto la scienza è la prima bibbia, cioè il primo libro di lettura sulla Natura, attraverso cui si potrebbe ammettere e richiedere l’esistenza dello Spirito dell’universo che parla attraverso la scienza stessa? Ultimo asserto tolto dal primo versetto del vangelo di Giovanni.
“In principio era il Verbo”. Per i cristiani Gesù Cristo. Egli invece lo sostituisce o identifica con la Ragione, con la Matematica. Ma in fondo non sarebbe la stessa realtà con parole diverse? Nell’universo tutto è matematica, tutto è ordine. E questa andrebbe definita la penultima fermata. Capolinea potrebbe essere: chi di tale ordine cosmico sarebbe l’intelligenza se non lo Spirito dell’Universo? Che in fondo tutto, dalla pietra all’uomo, è partecipazione in modo diverso di tale Spirito? Che l’uomo non è un essere materiale in cerca di una spiritualità, ma un essere spirituale in cerca del suoi habitat materiale? Ciò non lo si vuole dichiarare alla fin fine come prova dell’esistenza di Dio(finora chiamato Spirito dell’universo), ma senz’altro come indizio. L’affermazione che solo l’ateo è intelligente e che il cristianesimo è indegno dell’intelligenza dell’uomo, inaccettabile ironia, rivela che in fondo la Logica di Odifreddi mostra il lato debole: forse gli è rimasto un conto aperto dall’infanzia e dall’adolescenza. Le scuole elementari le ha frequentate presso le suore S. Giuseppe di Cuneo, le 3 medie in Seminario, sognava di diventare papa, confessa. Nel 1964 a 14 anni esce dal seminario e si dà allo studio della logica e della matematica. Questo suo libro, citato all’inizio, è il tentativo di saldare un conto aperto con il cattolicesimo e l’educazione cattolico-clericale? Un tentativo come contributo forse sì, ma non di piu’.
ALBINO MICHELIN michelinalbino.ch
1 commento
Egregio Proff. Odifreddi ,
Le chiedo di fare un esperimento (metodo Galileiano)
Prenda un computer il più potente e veloce esistente.
Inserisca tutte le lettere dell’alfabeto Italiano in nessun ordine
e con nessuna logica ( Caos ).
Istruisca il computer ad estrarre a caso lettere per formare parole a caso ( Big Bang)
Quando il risultato (c0ncreto e non teorico) sarà la Divina Commedia di Dante io non crederò più in
colui che ha fatto il mondo.
Mi faccia sapere .
Grazie