Il 19 marzo, come ogni anno, ricorrerà la festa del papà, ricorrenza in cui tutti i figli si cimentano in filastrocche e poesie per la gioia dei genitori. Quest’anno si terrà nella stessa data anche il concerto della storica band dei Collage che si svolgerà presso la Fadachersaal di 8305 Dietlikon (Fuchshalde 2-4). Il pubblico, che non ha mai dimenticato i loro più grandi successi come “Due ragazzi nel sole” e “Tu mi rubi l’anima”, si è dimostrato subito interessato a passare una serata in compagnia dei fratelli Fazzi e la loro band, tanto da far registrare il tutto esaurito già a diverse settimane prima dell’evento. Abbiamo potuto porre alcune domande ai membri della band per conoscerli meglio in vista del loro prossimo evento.
I Collage nascono come band nel 1971 e da allora sono sempre stati presenti nel panorama musicale italiano, anche se con formazioni diverse e tra alti e bassi. Come si porta avanti questa voglia di fare musica per più di 40 anni?
Come non lo so. Posso.. possiamo solo dire che tutte le volte che non ne possiamo più e ci allontaniamo per un po’ dalla musica, ci manca e in men che non si dica… si ricomincia.
Nel testo del brano “Non ti dimenticherò” c’è una frase che dice: “un punto cardine tra tante incognite”. Quali sono i punti cardine dei Collage?
Non ti dimenticherò è la canzone dedicata a nostro padre. Lui è il punto cardine di cui si parla, con i principi che ci ha inculcato quali l’onestà, la diligenza nello svolgere la propria attività, la costanza e la sua forza. Ce le ha trasmesse e noi le abbiamo riportate nello svolgimento della nostra attività.
Siete tra i gruppi musicali più longevi e ancora attivi e avete vissuto diverse sfumature di Italia in tutti questi anni. Quali sono le differenze che avete avvertito nel mondo della musica?
La differenza più grande che abbiamo notato è che oggi c’è molta più tecnica, ieri c’era molto più cuore.
Nel 2003 avete lanciato il disco “Abitudini e no” che segna un po’ una svolta nello stile musicale dei Collage. Com’è stato rivisitare i vostri brani storici in chiave jazz e funky?
Abitudini e no è stato un momento di grande divertimento nel quale ci siamo lasciati andare, ci siamo divertiti tanto. Poi abbiamo visto che però il pubblico non è rimasto molto soddisfatto di questo cambio e siamo tornati al nostro stile originale.
Tante apparizioni per voi sul palcoscenico dell’Ariston ma che risalgono agli anni settanta. Il festival di Sanremo ha perso il proprio fascino oppure potremmo rivedervi a breve in Riviera dei Fiori?
Dipende se un giorno ci troveremo a lavorare su un progetto che potrebbe diventare sanremese accetteremo volentieri una proposta.
Quali progetti ci sono nel futuro dei Collage?
Ora stiamo ultimando i provini di un nuovo disco, contiamo di pubblicare un singolo fra qualche mese e intorno a metà estate probabilmente l’intero album con inediti ed alcune cover di lusso.
Non ci resta che augurare ai Collage un buon lavoro e vi diamo appuntamento a sabato 19 marzo per il loro concerto.
Lo Staff