Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio: Pro Juventute reclama maggiore prevenzione per tutelare i giovani. L’alto tasso di suicidio giovanile mostra l’urgenza di una maggiore prevenzione
In occasione della Giornata mondiale per la Prevenzione del Suicidio, Pro Juventute chiede un rafforzamento delle misure preventive per i giovani. La Svizzera ha uno dei tassi di suicidio più alti a livello internazionale. Ciononostante il nostro Paese spende poco per misure preventive, sebbene molti suicidi giovanili si potrebbero scongiurare proprio attraverso una giusta prevenzione.
Pro Juventute coglie l’occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio per ricordare l’urgente necessità di migliorare la prevenzione del suicidio giovanile. In Svizzera, l’offerta di misure di prevenzione è relativamente ridotta rispetto all’estero. Ogni anno la Confederazione spende 100’000 franchi per la prevenzione del suicidio[1]. Davvero poco se confrontato alla cifra messa a disposizione per la prevenzione degli incidenti stradali: 20 milioni di franchi. Naturalmente è giusto e importante impegnarsi per la sicurezza sulle nostre strade, ma se consideriamo che in Svizzera il numero di morti per suicidio è quattro volte maggiore a quello per incidenti stradali, siamo di fronte a una sproporzione evidente. Dove sta il problema? L’argomento suicidio viene praticamente omesso in Svizzera. Stephan Oetiker, direttore di Pro Juventute: “In Svizzera il suicidio giovanile è un argomento tabù. È raro che se ne parli apertamente. Di conseguenza gli adolescenti, ma anche i genitori e gli insegnanti spesso non sanno come affrontare la questione e dove possono trovare aiuto.“
Evitare il suicidio giovanile, si può
La prevenzione ha una funzione decisiva, soprattutto se mira ai giovani, poiché le loro intenzioni di suicidio sono spesso transitorie. Dunque la prevenzione e le offerte di sostegno possono salvare delle vite. Perché nella maggior parte dei casi il giovane con tendenze suicide non vuole morire, ma non vuole continuare a vivere nello stesso modo. ”I pensieri di chi ha tendenze suicide ruotano continuamente attorno allo stesso problema. Diventa impossibile pensare a qualcos’altro,” spiega lo psicologo dell’età evolutiva Urs Kiener. È necessario intervenire, lo dimostrano le cifre allarmanti: la Svizzera ha uno dei tassi più alti di suicidio giovanile dell’Europa occidentale. Nel nostro Paese si contano ogni anno 10’000 tentativi di suicidio da parte di adolescenti e giovani adulti; circa 100 di questi tentativi hanno esito letale. In Svizzera il suicidio è la seconda causa di morte dei giovani e dei bambini (10-19 anni) ed è al primo posto tra i giovani dai 15 ai 24 anni [2]. Nel nostro Paese ogni quattro giorni un bambino, un adolescente o un giovane adulto muore per suicidio.[3]
147 – all’ascolto dei giovani
Ogni giorno almeno un bambino o una bambina telefona a Consulenza + aiuto 147 di Pro Juventute perché vuole togliersi la vita. Rispetto all’anno precedente il 147 ha rilevato un aumento del 15 per cento delle chiamate legate all’argomento suicidio. Il numero d’emergenza 147 è sempre pronto ad ascoltare i giovani in cerca d’aiuto. Per i bambini e i giovani sono disponibili i seguenti canali: il numero telefonico d’emergenza 147 è raggiungibile giorno e notte 365 giorni l’anno. Per una consulenza via SMS i bambini e ragazzi possono mandare le loro domande al numero 147. Riceveranno una risposta nel giro di 24 ore. Le telefonate e gli SMS al numero 147 sono gratuiti e non compaiono sulla fattura telefonica. Sul sito www.147.ch viene allestita più volte a settimana una chat protetta per discutere domande e problemi. Inoltre il sito www.147.ch mette a disposizione informazioni, approfondimenti e indirizzi di consultori che si occupano dei bambini e dei giovani. Pro Juventute Consulenza + aiuto 147 è un’offerta nazionale. Le consulenze vengono tenute in tedesco, francese e italiano.
Foto: projuventute.ch