La coppia coinvolta era di origini italiane. Lasciano due bambine
È successo in pieno giorno e in pieno centro della città di Zurigo quando, alle 14:20 circa di venerdì 23 febbraio scorso, nella Europaallee, a due passi dalla stazione centrale, il 38enne Danilo Nuzzo ha esploso diversi colpi di pistola contro la moglie 35enne Irene Rizzo, uccidendola e rivolgendo poi l’arma contro se stesso.
Il tutto è avvenuto a pochi passi dalla filiale UBS nella quale la donna era impiegata. Irene è morta davanti all’edificio della banca “nel corso di una lite di carattere privato”, si legge nel comunicato firmato dal presidente di UBS Axel Lehmann nel quale quest’ultimo esprime il suo profondo cordoglio per la famiglia e gli amici della vittima. I due si erano incontrati probabilmente per un incontro chiarificatore che non ha avuto un buon esito. Nuzzo ha rivolto alla moglie circa 5 colpi d’arma da fuoco per poi spararsi alla testa.
Inizialmente, si era pensato che la sparatoria potesse essere un attentato terroristico. L’area era stata subito circondata da auto e camionette della polizia, mentre i passanti fuggivano via terrorizzati. Uno dei due è morto sul colpo, mentre l’altro pare che fosse ancora in vita all’arrivo delle forze dell’ordine, ma è deceduto subito dopo per via delle gravi ferite riportate. Marito e moglie, che lasciano due figlie minorenni, erano originari della provincia di Lecce: lui di Supersano, lei di Ruffano e vivevano nella città svizzera da diversi anni.
Grande dispiacere sulla rete
La notizia si è diffusa velocemente su tutti i gruppi di italiani residenti nella confederazione di facebook. Molti hanno espresso il proprio dolore per la notizia e soprattutto una grande apprensione per le due bambine rimaste orfane.
I due ragazzi, come detto, erano entrambi originari della provincia di Lecce e da quello che è emerso stavano attraversando un momento di crisi. Prima del folle gesto l’uomo era stato qualche giorno nel suo paese d’origine per ritornare il giorno prima della tragedia.
foto: Ansa