Matteo Renzi ufficializza la sua separazione dal Pd ed annuncia un nuovo partito o movimento politico
Mentre con la cerimonia del giuramento dei 42 sottosegretari e viceministri a Palazzo Chigi il Governo definisce i connotati, il Pd deve vedersela con una dura realtà: la scissione. Erano giorni che si vociferava sulle acque agitate all’interno del partito, adesso è una conferma, l’ex premier Matteo Renzi lascia. Anche se da tempo se ne parlava, la notizia è stata accolta non favorevolmente da molte figure rilevanti del partito, primo fra tutti il neo ministro della Cultura, Dario Franceschini, che addirittura accenna al Fascismo che sarebbe frutto di poca unità: “La litigiosità e le divisioni dentro i partiti li resero deboli sino a far trionfare Mussolini nell’ottobre 1922. La storia dovrebbe insegnarci a non ripetere gli errori” scrive il Ministro.
Mentre Zingaretti lo definisce senza mezzi termini un errore, ma si focalizza sull’obiettivo di andare avanti: “Ci dispiace. Un errore. Ma ora pensiamo al futuro degli italiani, lavoro, ambiente, imprese, scuola, investimenti. Una nuova agenda e il bisogno di ricostruire una speranza con il buon governo e un nuovo Pd”. Ma l’ex premier ha ormai preso la sua decisione e dopo Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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