Il recente studio dell’università di Yale dimostra come perfino un bebè farebbe affari con una persone cattiva…se il prezzo è giusto
“Mi piace chiamare questo studio ‘il patto con il diavolo’”, commenta lo studio, Arber Tasmini, il ricercatore del dipartimento di psicologia dell’università di Yale, che insieme alla psicologa Karen Wynn si sono interessati dell’età in cui i bambini evitano una persona disonesta anche se a loro discapito. Il team conosceva già precedenti studi secondo i quali bambini più grandi, a partire dai sette anni, davano priorità alle circostanze morali e non ai propri desideri, gli studio inoltre suggerivano “un cambiamento evolutivo all’età di sette anni nel peso che i bambini davano ai propri benefici in base ai benefici degli altri”, introducono lo studio, pubblicato nel giornale Cognition, i due ricercatori.
Gli esperimenti coinvolgevano ad esempio bambini tra i 5-8 anni ai quali venivano fatte proposte da parte di bambini cattivi e bambini buoni, quando per esempio il bambino buono offriva un adesivo e il bambino cattivo ne offriva due, quindi la differenza tra le due proposte era modesta, il bambino sceglieva di accettare la proposta del bambino buono. Quando però la differenza tra le due proposte era maggiore, ad esempio 16 adesivi contro uno, i bambini “si vendevano”, accettando la proposta del bambino cattivo.
Secondo lo studio, perfino bebè di 12 e 13 mesi sembravano “avere il loro prezzo”. Anche lì i ricercatori presentavano ai bebè due marionette, una buona e una cattiva, è curioso come i bebè nell’80% dei casi accettavano un biscottino dalla marionetta buona, rifiutando i due biscotti che li proponeva la marionetta cattiva. Anche in questo esperimento il tutto sembra sempre essere una questione di prezzo, infatti, se ai bebè venivano offerti 8 biscotti dalla marionetta cattiva e uno dalla marionetta buona, solo 5 su 16 bebè hanno rifiutato l’affare con il “cattivo”. “Quando racconto alle persone di questi risultato scherzano su come i bambini e i bebè si vendono, però io penso che il messaggio è meno cinico – commenta Tasimi – perfino da piccoli siamo disposti a pagare prezzi personali per evitare i disonesti in favore degli onesti”.
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foto: ANSA