Giovedì 13 e venerdì 14 noi studenti della classe terza della Sezione italiana dell’Institut auf dem Rosenberg abbiamo partecipato alla giornata delle porte aperte della Supsi di Lugano. La Supsi (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana) è frequentata in gran parte da giovani lavoratori che vogliono migliorare le loro competenze professionali, è riconosciuta dalla Confederazione e offre circa trenta corsi di laurea e Master, caratterizzati da un insegnamento che fornisce una formazione tecnico-scientifica e insieme un orientamento professionale.
Giovedì, appena arrivati a Lugano ci siamo sistemati in albergo e subito dopo una breve e cordiale accoglienza da parte degli organizzatori, abbiamo assistito alla presentazione delle facoltà economiche e abbiamo potuto constatare che la Supsi si prefigge in generale un raccordo con il mondo delle aziende e delle professioni. In tal modo lo studente è immerso fin dall’inizio nella realtà lavorativa in cui sarà inserito al termine degli studi. Lo studio stesso non ha un carattere puramente teorico ma si basa anche su progetti concepiti e realizzati in collaborazione con varie realtà aziendali.
Al termine della prima giornata c’è stato tempo anche per un po’ di relax e così dopo aver sorseggiato un aperitivo, naturalmente analcolico, abbiamo cenato tutti insieme. Venerdì mattina abbiamo assistito alla presentazione delle altre facoltà quali ingegneria e architettura, anch’esse improntate a unire lo studio al lavoro. Si è trattato di un’esperienza interessante che ci ha permesso di conoscere una realtà particolarmente indicata per chi vuol realizzare un immediato e proficuo inserimento nel mondo del lavoro in un settore preciso di attività. Forse un problema può essere il fatto che una formazione così indirizzata potrebbe costituire un limite in un mondo del lavoro in continua trasformazione e dunque la capacità di adattarsi ai cambiamenti è in gran parte affidata ai singoli.
Per molti di noi, dopo il diploma al Rosenberg, può essere comunque importante acquisire un titolo di studi professionalizzante nella nostra lingua, spendibile in tutta la Svizzera e non solo. Oltre alla conoscenza della scuola c’è stato anche un po’ di tempo per visitare Lugano, fare nuovi incontri e rafforzare i rapporti fra noi ragazzi di terza anche al di fuori del Rosenberg. Insomma una bella esperienza e chissà che fra due anni qualcuno di noi non continui i suoi studi nella bella Lugano.
Luca Macchi, Terza Scientifico