Il celebre presentatore siciliano è stato premiato nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede milanese dell’ateneo eCampus
“Una carriera tra le più longeve e versatili della storia non solo dello spettacolo, ma della cultura tutta del nostro Paese. Questo riconoscimento, intenzionalmente attribuito ad un grande artista e protagonista italiano a 59 anni dal suo esordio, rappresenta un augurio speciale che eCampus vuole fargli nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede di Milano”: con questa motivazione l’Università degli Studi eCampus di Milano ha assegnato un premio alla Carriera al presentatore siciliano Pippo Baudo, grande protagonista della storia della TV per quasi sessant’anni.
“Questo premio significa che sono ancora qualcuno. Spero di meritarlo, spero che sia anche un augurio per fare altre cose e impegnarmi in altre esperienze. Faccio 59 anni di carriera e vorrei continuare. Da ragazzino sono salito su un palcoscenico e poi non sono mai sceso. Avevo promesso ai miei di laurearmi e l’ho fatto prendendo 110 e lode. Poi però sono andato a Roma per entrare nel mondo dello spettacolo e ci sono riuscito. Cinquantanove anni di attività sono tanti. 59 anni di carriera non sono facili da vivere. È andata sempre bene, devo ringraziare soprattutto il pubblico, la buona stella e, modestamente, il sottoscritto. Mi sono impegnato molto. Anche oggi che sono qui ho l’emozione della prima volta. Quando la vita diventa routine, non c’è più passione. Il successo non è sicuro, va conquistato giorno dopo giorno ed è l’augurio che faccio agli studenti di questa università giovane, bella e forte”, ha commentato il conduttore che ha anche colto l’occasione per dire la sua sulla televisione di oggi, così tanto cambiata dai tempi del suo successo.
Fermamente convinto che molti programmi siano molto diseducativi, lo storico volto della Rai ha rivolto le sue critiche soprattutto ai format stranieri, che a suo dire dovrebbero essere aboliti: “I format stranieri sono frutto di autori che parlano per una certa cultura, mentre noi facevamo varietà realizzati e prodotti in casa. Dalla Bbc, dalla Francia e dalla Spagna venivano a vedere cosa facevamo noi. Invece questi programmi come il ‘Grande Fratello’ sono un po’ diseducativi: il pubblico ci casca e li segue, ma noi dobbiamo fare altri programmi. Non voglio essere sciovinista, ma la tv deve avere un po’ di nazionalismo”.
Il famoso presentatore si è anche pronunciato sul Festival di Sanremo targato Baglioni: “Sono sicuro che Claudio Baglioni farà un bel Festival”, ha dichiarato Baudo che, rispondendo anche a domande di attualità, ha sottolineato che da tempo è sollecitato a scendere in politica: “E’ una vita che mi tirano per la giacca per farmi entrare in politica ma ho sempre detto di no”. Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, così all’anagrafe, è nato a Catania il 7 giugno del 1936. Nel corso della sua lunga carriera ha condotto numerosi varietà tra i quali svariate edizioni di ‘Settevoci’, ‘Canzonissima’, ‘Domenica in’, ‘Fantastico’, ‘Serata d’onore’, ‘Novecento’ e del ‘Festival di Sanremo’, di cui detiene il record di conduzioni, avendolo presentato per ben tredici volte tra il 1968 e il 2008.
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