Ecco la ragione scientifica per cui i film horror divertono
Tanti di voi avranno passato la notte di Halloween incollati allo schermo per le maratone di film dell’orrore. È proprio il piacere per la paura il segreto del successo di questo filone cinematografico, che vanta incassi da oltre 8 miliardi di dollari nel mondo dal ’95, secondo il sito ‘The Numbers’, subito dopo le commedie romantiche.
Perché, dunque, milioni di persone decidono volontariamente di provare paura per divertirsi? Se lo è chiesto anche la scienza, visto che il comportamento umano ha come inclinazione naturale evitare la sofferenza e perseguire il piacere.
La paura è un’emozione innata nell’uomo, funzionale alla sua stessa sopravvivenza. Non solo. Quando una persona è spaventata, l’amigdala – la parte del cervello che gestisce le emozioni – innesca la cosiddetta risposta ‘reagisci o scappa’, che si concretizza per esempio nei palmi delle mani che sudano mentre le pupille si dilatano e fa in modo che vengano pompati nell’organismo dopamina e adrenalina.
Il nostro corpo reagisce in questo modo sia alla paura naturale sia a quella fabbricata ‘artificialmente’, ma il piacere per il terrore è soggettivo e dipende da quanto ciascuno inconsciamente si sente al sicuro. Questo fa vivere la paura come un’emozione positiva, “che fa sentire bene fisicamente e può anche rendere più forti”, afferma Margee Kerr, sociologa specializzata in paura, sull’Independent on line.
“Piacere e paura sono emozioni molto vicine – Bryan Roche, docente di psicologia alla Maynooth University in Irlanda – In entrambi i casi si verificano le stesse reazioni fisiologiche. E analizzando solo quest’attività fisiologica, sarebbe difficile dire se un individuo prova paura o eccitazione”. In pratica, in due ore di puro terrore davanti allo schermo si ha lo stesso mix di eccitazione e paura che si prova per gli sport estremi o in situazioni di rischio, in cui i brividi finiscono con l’amplificare stati d’animo positivi e dare piacere.
Adnkronos