Daniele*, 28 anni, dipendente da droghe da dieci anni:
“Prendevo tutto, hashish, speed, ecstasy, ma poi solo Crystal. Tutti i giorni. In una discoteca vicino casa mia si poteva comprare tutto. Mio fratello è morto a 26 anni per una dose eccessiva di eroina. Non ce l’ho fatta lo stesso però a smettere. Ho iniziato a spacciare, sapevo dove comprare la droga, era come comprare scarpe. Ero paranoide, persone della radio o della tv mi parlavano. Oggi lotto per una vita normale, per mia figlia che ha 5 anni e che da due anni non posso vedere”.
Sono tante le storie come quella di Daniele che leggiamo sui giornali, sui manifesti e sui dossier delle campagne di prevenzione ma soprattutto sui forum di internet. Sono frasi, espressioni, racconti personali che assomigliano alle note che scriviamo nei nostri diari: c’è chi descrive un’esperienza fantastica e c’è chi, per disperazione, ha già tentato il suicidio, c’è chi chiede aiuto e chi vuole provare anche altro. Tutti si celano dientro un nick e si costruiscono un’identità altra per vivere nel mondo virtuale parallelo ed è proprio la possibilità di rimanere anonimi che li rende più liberi di esprimersi senza riserve. Chi scrive anonimamente della propria dipendenza però è perché vuol parlarne, per spingere fuori il dolore che ha all’interno prima che fuoriesca da sé sottoforma di evidenti brutture non solo estetiche. All’inizio è tutto bello, ci si sente potenti, forti, sicuri e felici, di cos’altro hai bisogno se la felicità è contenuta in quella spolverata di cristalli bianchi? Di altri cristalli. E anche subito, perché il „rush“, l’impeto di forti sensazioni fittizie che procura la Crystal Meth finisce dopo poche ore lasciando un forte bisogno di averne ancora. Ecco che ci si ritorva intrappolati nella rete dei cristalli bianchi, proprio come Daniele, e l’unica cosa che si vuol fare è averne ancora. E non importa se i denti cadono, se il corpo si scarnifica e il cuore a volte sembra scoppiare, perché l’unica cosa che cerca un dipendente di Crystal è la sua dose di cristalli. L’Ufficio delle Nazioni Unite per la Droga e il Crimine ha stimato che ben 24,7 milioni di persone assumono la Crystal Meth nel mondo. La situazione in America è tragica dove il numero di dipendenti è in continuo aumento e dove nel 2012 alla dogana di San Ysidro sono stati confiscati 2.525 kg di metanfetamina (il doppio rispetto al 2010) lanciando un forte allarme in tutto il mondo. In Svizzera sono stati registrati pochi casi di consumo e spaccio, però le istituzioni competenti e le autorità tengono sempre un occhio vigile sulla situazione. Abbiamo voluto approfondire il discorso per conoscere in maniera un po’ più dettagliata di cosa si tratta precisamente, la situazione Svizzera e la diffusione di questa droga.
*Nome fittizio per celare la reale identità del protagonista
Intervista a Monique Portner-Helfer, addetta stampa, Dipendenza Svizzera
Il consumo di Crystal Meth nel mondo aumenta rapidamente, che droga è e da dove viene?
Crystal Meth è la denominazione usata per intendere metanfetamina, un derivato dall’anfetamina i cui effetti sono amplificati. Risale agli anni ’30 la scoperta dell’utilità terapeutica dell’ anfetamina come farmaco contro malattie come il Parkinson, l’asma o l’epilessia. Durante la seconda guerra mondiale si dava ai soldati per avere più energia. A causa dei rischi per la salute negli anni ’60 la sostanza è stata vietata e sottoposta a leggi molto severi in tutto il mondo. Anche in Svizzera.
Oggi la Crystal Meth viene prodotto in laboratori illegali, e poiché la struttura chimica di base è abbastanza semplice anche non professionisti si cimentano nella produzione.
Terribili immagini traumatizzanti mostrano persone senza denti con ferite aperte in faccia. Si entra subito nel circolo della dipendenza da questa droga? Quali sono generalmente gli effetti?
Se le persone mostrano un aspetto così grave dipende anche dalle condizioni di vita in cui si trovano e dalla mancanza di cura della propria salute. Crystal Meth è molto forte: nell’immediato si ha un forte sentimento di euforia oppure aumenta la fiducia in sé. Crystal Meth porta ad una dipendenza molto forte. Un consumo ripetuto porta a danni al corpo come riduzione di peso, danneggiamenti dei denti, irritazioni della pelle e alterazioni del ritmo cardiaco. È noto anche che soprattutto un consumo a lungo tempo di metanfetamina può danneggiare il cervello.
In Svizzera è molto diffusa?
Si sa che la Crystal Meth in Svizzera ha una reputazione brutta. Partiamo dal presupposto che la sostanza viene consumata poco qui. Metanfetamina sembra essere meno diffusa in Svizzera rispetto alle altre regioni dell’Europa. È da supporre che i consumatori potenziali preferiscano di più sostanza più conosciute come ad esempio la cocaina.
È facile comprare questa droga?
Chi cerca questa sostanza userà la rete di persone che già conosce.
Come funziona la disintossicazione?
Le disintossicazioni fisica dopo un consumo di anfetamina di solito non dura molto a lungo. Il problema però riguarda la dipendenza psichica, soprattutto quando se ne è fatto usu per molto tempo, allora la disintossicazione dura molto più a lungo. È necessaria una terapia complessiva, dove la storia individuale dev’essere esaminata molto bene. Uno degli obiettivi importanti è riottenere il controllo della propria persona per essere capace di non ricaderci.
Cosa consiglia di fare se si ha nel giro di conoscenze un dipendente o presunto dipendente da Crystal Meth?
In prima linea è importante cercare il colloquio: si può far capire che ci si preoccupa e provare a motivare la persona ad effettuare un cambiamento. Amici e parenti possono proporre di chiedere aiuto e sostegno ad un’apposita istituzione o da un dottore. Certamente esiste la possibilità di proporre l’accompagnamento. Il passo per un cambiamento però non lo può fare un altro, se la deve cavare il dipendente stesso. Sta alla persona decidere cosa vuole fare.
Esistono progetti di prevenzione specifici da Dipendenza Svizzera?
Dipendenza Svizzera offre materiale informativo sugli effetti e i rischi delle metanfetamine. È importante essere informati, ma solo questo non è prevenzione. La prevenzione vuole promuovere la salute corporale, psichica e sociale e evitare così un consumo di droghe. La promozione delle qualità positive che aiutano ad affrontare i problemi di vita senza consumare sostanze. Tale promozione deve iniziare presto. Ci sono programmi che iniziano già all’età prescolare. I training hanno un ruolo importante soprattutto nella prevenzione nella scuola. Si tratta di intermediazione e supporto per lo sviluppo di abilità della vita come l’empatia, ragionamenti creativi e critici, il superamento di stress e sentimenti come la capacità di prendere decisioni e risolvere problemi. Da tanto tempo Dipendenza Svizzera fornisce materiale di prevenzione nelle scuole svizzere. Dato che la metanfetamina da alcune persone viene consumata per il potenziamento delle proprie capacità, dobbiamo tenere sempre un occhio vigile e critico sulla società fortemente competitiva che pretende sempre di più.
Manuela Salamone