Vediamo quali sono i cachet delle modelle e i costi di location e personale che gravitano attorno a 15 minuti di sfilata
Il momento più importante del mondo della moda trova il suo culmine nelle sfilate, è lì dove le maison si giocano tutta la loro creatività in un mix di abiti, modelle, atmosfera e location che deve essere sempre impattante per stupire il pubblico e decretare il successo di una collezione.
Si lavora per una stagione intera per rendere visibile i propri prodotti per una durata irrisoria, solo dieci o al massimo quindici minuti di orologio. Sia a Milano che a Parigi il tempo dedicato ad una sfilata è sempre stato una manciata di minuti. Ma quanto costa creare questo spettacolo che negli anni è diventato sempre più complesso? Vediamone i dettagli.
Si parte dalla cifra minima di centomila euro per arrivare, alle grandi case di moda che spendono diversi milioni anche se, in tempi di austerity, non ci sono più gli ingaggi stratosferici che Claudia Schiffer o Cindy Crawford richiedevano degli anni ’90. Le cifre per i marchi famosi sono comunque stellari: pare che l’ultima sfilata di Armani sia costata un anno di lavoro e circa cinque milioni di euro; non briciole insomma.
Le top model ci sono ancora, hanno altri nomi e sono in ogni caso ben pagate. I loro compensi variano in base al livello di professionalità perché non basta la bellezza fisica ma devono saper sfilare ovvero muoversi in modo adeguato in modo che l’abito indossato risalti. Ai tempi d’oro l’incidere delle falcate di Linda Evangelista o quella di Naomi Campbell portava prestigio all’outfit indossato dando l’impressione che tutto quello che vestivano fosse esclusivo, elegante e fashion, mentre ora il trend è quello di avere un’andatura da street style, più rilassata. Per le modelle sconosciute, le cosiddette “new face” i cachet partono da 1000 euro fino ad arrivare a 4000 euro, per le “upcoming” – ragazze con esperienza ma non ancora famose – il cachet arriva fino a 5000 euro mentre le “Icons”, le modelle famose, possono guadagnare anche 100 mila euro a sfilata. In questo caso il prezzo è dato anche dal fatto che le modelle-icona debbano rinunciare, per sfilare, ad ingaggi lavorativi importanti come possono essere quelli di una campagna pubblicitaria.
Secondo “Il Sole 24 ore” nel conto del costo di una sfilata di un brand, di non alto livello, si deve inserire anche la location (7 mila euro di media), la regia del backstage (10 mila), i diritti Siae, chi aiuta alla vestizione nel backstage (almeno dieci persone per un totale di 1500 euro), fotografi e videomaker (4500 euro) le hostess e la security (1200 euro) truccatori e parrucchieri ( 4000 euro) il catering, l’allestimento scenografico (50mila) ma anche le spese di stampa degli inviti e i Press Kit – gadget con il marchio della maison-da consegnare alla stampa o a qualche influencer di prestigio come lo può essere Chiara Ferragni.
Tutto questo fa marketing, fashion e trend ma soprattutto ha un giro d’affari che ne giustifica i costi!