In Canada si sta volgendo la settima edizione del Campionato mondiale di calcio femminile. Uno sport in cerca di una sua identità e di una larga popolarità. Quattro anni fa in Germania si è fatto un grande passo avanti: stadi pieni, una finale di ottimo livello, vinta dal Giappone, e i molti progressi anche a livello tattico e di gioco. L’edizione canadese avrebbe dovuto continuare il processo innovativo, ma di nuovo c’è da registrare poco, eccezion fatta per l’innalzamento da 16 a 24 delle nazionali femminili partecipanti. L’interesse è stato sotto le aspettative nonostante l’indice di ascolto televisivo sia stato buono. Gli stadi sono stati nella maggior parte delle partite poco frequentati e quasi pieni solo quando hanno giocato Canada e USA.
Comunque si sono visti miglioramenti del gioco a livello atletico e in fase difensiva, ma non è bastato a diminuire lo svantaggio tecnico-tattico sulle favorite. Difatti alle semifinali che si giocheranno nella notte di mercoledì e giovedì, sono approdate la Germania (1° nel ranking FIFA) che affronterà gli USA (2°) e il Giappone (4°) contro la sorpresa Inghilterra (6°), che nei quarti ha eliminato il Canada. All’appello manca la Francia, che insieme al Giappone, ha mostrato eccellenti capacità di palleggio e un gioco trascinante con precise combinazioni nello spazio stretto. Le francesi sono brave a trovare soluzioni con una manovra avvolgente in rapide verticalizzazioni. Il problema (che riguarda molte nazionali) è l’efficienza e la freddezza sotto porta di concretizzare le occasioni. Questo è costata l’eliminazione contro le tedesche nei quarti di finale, persi dalla Francia ai rigori. Per gli esperti Francia-Germania è stata una finale anticipata e di conseguenza le tedesche avanzano nel ruolo di favorite per il titolo, sfuggitole nel 2011 nei mondiali giocati in casa. La Germania gioca diversamente: molta dinamica sulle fasce e la capacità di pressare l’avversario nella propria metà campo. Il compito in semifinale contro le statunitensi non sarà facile. Gli Stati Uniti hanno dominato la Cina nei quarti in una partita a senso unico, ma anche per loro c’è stata la sindrome dell’inefficienza sotto porta. Tante le chances sprecate prima di segnare la rete decisiva al 51’ grazie al colpo di testa della Lloyd, alla sua 200° partita in nazionale, cifra mai raggiunta da un calciatore.
L’altra semifinale vedrà di fronte il Giappone, detentore del titolo, e l’Inghilterra, che a sorpresa raggiunge uno storico risultato: per la prima volta in una semifinale mondiale. Le giapponesi si sono imposte di misura contro l’Australia, decidendo la gara soltanto all’87’ dopo una supremazia durata per tutta la gara. Le australiane si sono concentrate solo sulla fase difensiva, cercando di evitare il gol e non sono state quasi mai presenti nell’area giapponese. Una tattica che aveva funzionato negli ottavi e aveva permesso di eliminare il Brasile di Marta, cinque volte Giocatrice Mondiale dell’Anno FIFA e sopranominata la Pelé in gonnella. Fine della corsa anche per le canadesi, forse schiacciate dal peso delle attese di un’intera nazione. Il sostegno dei 54.000 spettatori allo stadio di Vancouver non ha portato l’effetto sperato e il Canada non è stato in grado di rimontare il folgorante 0-2 subito nel primo quarto d’ora dall’Inghilterra. Molti gli errori delle giocatrici canadesi che le inglesi hanno sfruttato con freddezza e grazie a una solida prestazione in fase offensiva, hanno conservato fino al termine il vantaggio, nonostante il Canada avesse accorciato prima dell’intervallo.
Resta ora da attendersi che le quatto nazionali femminili ancora nel torneo diano quel tocco di qualità nelle rimanenti gare, per dare quel colpo d’ala al cammino verso la conquista di popolarità e di considerazione. In confronto al calcio maschile non si può ancora parlare di parità: ci sono meno sponsor e soldi da investire, ma i sette milioni che hanno seguito l’evento in televisione e il già tutto esaurito per la finale a Vancouver, in programma il 5 luglio, sono forti indizi delle potenzialità di questo sport.
Semifinali
1. luglio 2015 ore 01:00 (italiane) Olympic Stadium di Montreal, USA – Germania
2 luglio 2015 ore 01:00 (italiane) Commonwealth Stadium di Edmonton, Giappone – Inghilterra
G.S.