Su Raiuno il film sulla vita e la carriera della cantante franco-italiana
Diretto dalla regista e scrittrice Lisa Azuelos e interpretato da Sveva Alviti, arriva in tv, in prima assoluta il 15 febbraio, il film che racconta la dolente vita di Dalida, la famosa cantante di origine italiana.
Una vita piena di successo e di dolore, segnata da altri suicidi: da quello di Luigi Tenco a Sanremo (quest’anno ricorrono i 50 anni della sua morte, 30 da quella di Dalida), a quello del suo primo marito e produttore, Lucien Morisse, del suo compagno Richard Chanfray (entrambi anni dopo la relazione con lei), del suo amico e cantante Mike Brant.
Nel cast Riccardo Scamarcio (Orlando, fratello e produttore della indimenticabile Jolanda Gigliotti, in arte Dalida), Alessandro Borghi (Luigi Tenco), Valentina Carli e Brenno Placido.
La pellicola ripercorre canzoni, amori e lutti di Dalida, dall’infanzia al Cairo, dove era nata da genitori italiani nel 1933, al primo concerto all’Olympia di Parigi nel ’56, dal successo in Francia, al tragico Sanremo in cui morì Luigi Tenco, fino al suicidio della cantante, il 3 maggio di trent’anni fa, ed è stato campione d’incassi in Francia grazie soprattutto alla perfetta interpretazione della finora sconosciuta protagonista, che ha prevalso su oltre 250 famose attrici, tra le quali Penelope Cruz e Laetitia Casta.
“Ho ottenuto il ruolo interpretando una versione struggente di ‘Je suis malade’, uno dei più grandi successi della cantante che ha venduto nel mondo oltre 140 milioni di dischi”, ricorda l’interprete. Alla fine della sua esibizione, Sveva ha semplicemente detto alla regista “Je suis Dalida” e Lisa Azuelos, commossa, le ha risposto “Je sais”, scegliendola tra le moltissime candidate, non solo francesi, ma provenienti da tutto il mondo e presentatesi ai casting in diversi paesi. “È stata tosta in generale: ho dovuto studiare francese varie ore al giorno, imparare a ballare, cantare, camminare, muovermi come lei, mettere una protesi al naso e i denti finti per assomigliarle di più. Mi sono guardata tutti i documentari che mi ha indicato il fratello di Dalida, Orlando, che è stato il nostro punto di riferimento. Credo sia stato lui il suo amore più grande, il vero uomo della sua vita: sempre presente, produttore, miglior amico. I riconoscimenti ottenuti mi restituiscono grande fiducia. Il film è stato venduto in 12 Paesi e mi sono piovute tantissime offerte di lavoro in Francia. Sapevo che questa era la mia grande occasione, ma credo che il segreto di questo successo sia nel fatto che mi sono messa al servizio di Dalida”, ha dichiarato l’attrice commentando le ottime recensioni ricevute dagli addetti ai lavori.
Il film è solo una parte delle celebrazioni che riguardano la cantante, uno dei personaggi più amati dai francesi, in occasione dei 30 anni dalla sua morte. Sveva Alviti, prima della promozione italiana del film, sarà sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo di Carlo Conti: “Non potrei immaginare nulla di più bello che chiudere lì questo viaggio umano e professionale che ha cambiato la mia vita”, ha dichiarato.
[email protected]
foto: Ansa