A deciderlo sono stati i cittadini che hanno respinto in una votazione consultativa il progetto del Consiglio cittadino volto a risolvere il problema del traffico urbano
Il centro città di Rapperswil-Jona è sovente intasato da ingorghi e dal traffico pesante. La città da decenni è impegnata a trovare un’adeguata soluzione a questo acuto problema. Il Consiglio cittadino ha proposto un piano che prevede la costruzione di un tunnel per la decongestione del traffico, che dovrebbe in una prima tappa collegare la diga di Rapperswil con Kempraten. I costi del progetto ammonterebbero a 650 milioni di franchi: il Canton San Gallo si assumerebbe la somma di 580 milioni, mentre la Federazione contribuirebbe con 70 milioni e la città s’impegnerebbe finanziariamente per le misure di tranquillizzazione del traffico urbano. I lavori durerebbero fino al 2015 e le misure ridurrebbero i veicoli da 27.000 a 2.000 unità. In proposito i cittadini di Rapperswil-Jona sono stati chiamati alle urne il 25 settembre 2011 per un voto consultativo per decidere se il Consiglio cittadino dovrà continuare a seguire il progetto. L’elettorato si è espresso, con il 54% dei voti, contro il progetto del tunnel favorito dal Consiglio cittadino. Il consigliere cittadino Walter Domeisen si è detto sorpreso del risultato, ma ha ammesso che forse sarebbe stato meglio prendere più tempo per includere i diversi raggruppamenti nella discussione. Difatti il progetto è stato combattuto dai Verdi, dall’Associazione Traffico e Ambiente (ATA) e dall’IG Mobilität. Essi hanno ritenuto inadeguata la soluzione di una strada sotterranea a risolvere i problemi delle code quotidiane sulle strade, perché il tunnel è stato progettato male e i costi sono elevati. Per i Verdi e l’ATA si dovrebbe raggiungere una tranquillizzazione del traffico sulle strade esistenti, impegnandosi a ridurlo tramite trasformazioni in superficie. La delusione per il no è stata espressa anche dal Canton San Gallo tramite il direttore del Dipartimento delle costruzioni, Willi Haag: “Il progetto è morto. Il risultato va accettato. Ora tocca alla città continuare i lavori. Il Cantone è pronto al dialogo non appena si saprà in quale direzione andare”. Dopo il no la città di Rapperswil-Jona vuole analizzare e scoprire perché i cittadini hanno respinto il progetto del tunnel. In un sondaggio rappresentativo un ufficio esterno consulterà la popolazione sui motivi che hanno portato al rifiuto. L’obiettivo del sondaggio è di trarre le conclusioni, che saranno di rilevante importanza nel proseguimento del progetto. Le opinioni degli intervistati saranno anche prese in considerazione per valutare i prossimi procedimenti da avviare. Comunque, poiché nella regione esistono altri progetti di costruzioni stradali, per Rapperswil-Jona passeranno ancora molti anni, prima che la città possa presentare nuove soluzioni e avviare un rinnovato tentativo per risolvere i problemi di traffico.
Gaetano Scopelliti