Giovedì a Fortaleza in semifinale rivincita della finale dell’Europeo 2012. L’altra semifinale è Brasile-Uruguay
Alla Confederations Cup approdano in semifinale le quattro squadre che in molti si attendevano. Da una parte il derby sudamericano tra Brasile e Uruguay, a Belo Horizonte, (mercoledì, 26 giugno, ore 21) promette spettacolo. Dall’altra Spagna-Italia a Fortaleza, (giovedì, 27 giugno, ore 21) darà la possibilità di rivincita agli azzurri per il sonoro 4-0 incassato a Kiev nella finale degli Europei 2012. L’Italia affronterà la Spagna in formazione rimaneggiata. Balotelli si è infortunato nell’incontro contro il Brasile e i medici hanno predisposto il suo rientro in Italia. Anche per Abate il torneo è finito per la lussazione alla spalla dopo un fallo di Neymar. Pirlo è in forse per l’infortunio al polpaccio, mentre Montolivo appare recuperare dal trauma cranico subito nella partita contro la Seleçao. Il c.t. sarà dunque nuovamente costretto a ridisegnare la squadra, dopo averlo dovuto fare contro il Brasile, per le assenze di Pirlo e De Rossi, nell’ultima gara del girone persa 4-2.
Nazionale a due volti: orgogliosa e combattiva, a sprazzi ha fatto vedere ottime azioni in fase offensiva, tenendo aperto l’incontro fino al gol decisivo di Fred. Il Brasile ha quasi incassato il 3-3 su un colpo di testa di Maggio all’80’, finito sulla traversa. Meno brillante invece in fase difensiva, dove l’Italia ha subito 8 reti in tre partite, mai successo in un girone di un torneo. Sarà la precaria condizione fisica, ma i difensori hanno spesso sbagliato le cose più facili e anche Buffon non è stato impeccabile. Il centrocampo, privo di Pirlo e De Rossi, non ha dato il necessario equilibro. Il loro rientro contro la Spagna sarà fondamentale. Prandelli ha detto “che la squadra è in crescita”, ma dall’ultima partita non ha potuto trarre indicazioni sulla salute della Nazionale per le molte assenze. Comunque il c.t. non ha rinnegato l’atteggiamento della squadra che predilige l’offensivismo al difensivismo. L’Italia ha dimostrato che sa andare in gol anche contro le squadre tecnicamente più forti e superiori nel palleggio, se riesce a portare il pressing alto, indipendentemente da chi sta in campo. Questo atteggiamento sbilancia però gli azzurri, che lasciano molti spazi nella fase difensiva e senza un’efficace interdizione invitano a nozze qualsiasi avversario al gioco offensivo, come contro Giappone e Brasile. Uno scenario che si ripeterà in semifinale e al quale Prandelli dovrà porre rimedio. Senza Balotelli, il c.t. si propone “di lavorare ancora di più sul collettivo e di compattare lo spirito di squadra”.
Sarà indispensabile l’equlibrio tra i reparti, perché gli spagnoli fanno paura, non solo sul campo, ma anche con i numeri. La Spagna ha vinto il girone B, apparentemente senza dovere strafare, a punteggio pieno, hanno segnato 15 reti e ne hanno subito soltanto una. La Nazionale di Del Bosque è imbattuta da 28 partite ufficiali, è record. I giocatori si muovono con una destrezza e un’organizzazione di gioco mostruosa. Nel 3-0 alla volenterosa Nigeria, alla Roja è bastato il minimo sforzo. La sfida alla Spagna non sarà come giocarla a un Mondiale, ma contro gli iberici non è mai un’amichevole e essa sarà caratterizzata da una rivalità storica. Se gli azzurri troveranno una condizione fisica accettabile, potranno impensierire gli spagnoli osando di più. Di certo questa semifinale darà una vera indicazione a Prandelli: si capirà se l’Italia avrà colmato qualcosa del divario dalla Spagna un anno dopo Euro 2012.
BRASILE-ITALIA 4-2 (1-0)
Brasile: Julio Cesar, Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz (34′ pt Dante), Marcelo, Luiz Gustavo, Hernanes, Hulk (31′ st Fernando), Oscar, Neymar (24′ st Bernard), Fred. All.: Scolari
Italia: Buffon, Abate(30′ pt Maggio), Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Montolivo (26′ pt Giaccherini), Aquilani, Candreva, Diamanti (27′ st El Shaarawy), Marchisio, Balotelli. All.: Prandelli.
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan) – Reti: 46′ pt Dante; 6′ st Giaccherini, 10’ st Neymar, 21′ st Fred, 26′ st Chiellini, 44’ st Fred
Spettatori: 48.874.