Alle Europee gli italiani nel mondo votano Pd. Parte dall’estero la risposta democratica a un governo fallimentare
di Laura Garavini
Il Partito Democratico è la prima forza politica all’estero. Alle Europee il Pd oltre confine ha totalizzato il 32,44% dei consensi. Lasciandosi ben dietro le spalle – con oltre 15 punti di distacco – sia la Lega che il Movimento 5stelle. Un segnale chiaro e positivo.
Gli italiani all’estero credono fortemente nell’Europa. Perchè in Europa ci vivono, ci studiano, ci lavorano. Perchè sono essi stessi la personificazione di quei valori di condivisione e apertura che sono alla base dell’unificazione europea. Hanno scelto di mettere le loro radici in uno degli Stati membri e respirano ogni giorno la commistione di culture che rendono unica la nostra Unione.
Conoscono l’importanza dell’inclusione. Sono loro per primi promotori di integrazione, perchè parte attiva nel tessuto sociale del Paese in cui risiedono. Non è un caso se sempre più connazionali sono impegnati nelle associazioni e nei sindacati, così come a livello politico. Lo abbiamo visto proprio in occasione delle europee, con stimabili candidati italiani nelle liste locali in Germania.
E poi gli italiani all’estero vogliono più democrazia. Più cultura. Più economia. E chiedono un Governo che sia autorevole come i precedenti a guida Pd. E non inaffidabile e allo sbando, come l’attuale, guidato da Lega e 5stelle.
Lo hanno detto chiaramente alle ultime Europee. Così come lo avevano dimostrato alle ultime elezioni politiche del 2018: chi risiede all’estero sfugge dalla propaganda leghista e grillina.
I due partiti di Governo stanno trascinando l’Italia in un declino economico costante. Nel quale lo spread sale. Ed il debito pubblico pure. Mentre l’occupazione e il fatturato delle industrie crollano. Ma Lega e 5stelle, invece di invertire la rotta, preferiscono addossare le colpe a Bruxelles.
I connazionali che vivono in Europa, però, sanno bene che non è l’Europa l’artefice di tutti i mali. Anzi. Sanno ad esempio che l’emergenza migranti, in realtà, non è più un’emergenza, ma viene usata dall’attuale Governo solo a fini propagandistici.
Come pure hanno ben presente la deriva antidemocratica di questo Governo. Che mira a comprimere tutti gli spazi di esercizio democratico. A cominciare dal voto. Con la riduzione del numero dei parlamentari eletti all’estero e con il depotenziamento degli organi di rappresentanza attualmente in carica.
Di certo è un segnale positivo il fatto che a questa tornata elettorale si sia avuta un’affluenza in aumento da parte degli italiani all’estero, nonostante le oggettive difficoltà nel raggiungere i seggi, distanti anche molti chilometri. È proprio questa la migliore risposta ad una maggioranza inadeguata, incapace di guidare un popolo convintamente democratico. Come quello italiano.
Un grande successo della Lega Salvini Premier alle ultime elezioni europee
di Simone Billi
Il risultato della Lega, primo partito in Italia, rende chiaro che gli Italiani vogliono far cambiare direzione a questa Europa, le cui ricette si sono dimostrate sbagliate. Ora, l’Italia con gli amici francesi e gli altri amici sovranisti si batterà perchè le istanze dei popoli europei diventino prioritá dell’agenda del Parlamento Europeo. Ci attendono innumerevoli sfide, a cominciare dal rinnovo dei trattati bilaterali UE-Svizzera, lavoreremo nell’interesse degli Italiani, anche di noi residenti nel paese Rosso Crociato.
La Brexit è una sconfitta per questa Europa, dimostra che in Europa non si sta bene, ed è un grave campanello di allarme a cui bisogna rispondere prima che sia troppo tardi. Questo è il compito dei Partiti Sovranisti, salvare l’Unione Europea nell’interesse dei popoli europei.