Uno dei club-simbolo del calcio svizzero è stato escluso dal campionato per la mancanza di garanzie finanziare. Lo Xamax dovrà ripartite dai dilettanti, sempre se non sarà pronunciato il fallimento. I debiti del club sono stimati a otto milioni. La commissione di disciplina della Swiss Football League ha ritirato la licenza con effetto immediato. La causa della decisione sono i mancati recapiti dei documenti che avrebbero dovuto attestare, che la prima squadra disponesse dei mezzi finanziari per concludere la stagione. Anche i sospetti di falso in titoli che sono valsi una denuncia al controverso patron dello Xamax Bulat Chagaev, sono un’altra aggravante nel procedimento. Anche se lo Xamax trovasse un finanziatore è esclusa l’eventualità di disputare il girone di ritorno, che inizierà il 4 febbraio con nove squadre. Intanto, ai microfoni della TSR, Bulat Chagaev ha promesso un contrattacco: «La decisione della Lega è ripugnante ci siamo già rivolti al Tribunale dei ricorsi e useremo tutte le vie legali a nostra disposizione». Con il ricorso inoltrato lunedì mattina contro la decisione, il club richiede di poter godere dell’ effetto sospensivo dato che l’organismo che ha stabilito la sanzione “non è competente, solo la Commissione delle licenze lo è”. Se il ricorso dovesse essere respinto, il club avrebbe poi ancora la possibilità di rivolgersi in ultima istanza al Tribunale arbitrale dello sport (TAS). Per salvare lo Xamax, il gruppo intorno a Walter Gagg, ex consigliere di Sepp Blatter alla FIFA, è intenzionato a rilevare il club dopo Chagaev. Ma almeno fino a quando Chagaev avrà la maggioranza azionaria, Gagg ha le mani legate. “Purtroppo non possiamo fare nulla. Si ripartirà dalla Prima Lega promozione e dovremo essere vicini allo Xamax”. Gli altri componenti del gruppo sono Gilbert Facchinetti, Gabriel Monachon, Pierre Dubois, Michel Favre, Remo Siliprandi e Bernard Renevey. È la prima volta che le istanze del calcio svizzero si pronunciano per un ritiro della licenza.
G.S.