La Roma vince lo scontro di vertice a Firenze, il Napoli non molla, sale la Lazio, bene Milan e Juventus, Verona ultimo
Cinica e spietata con Salah e Gervinho: la Roma vince a Firenze e chiude dopo 9 giornate la rincorsa alla vetta. Una vittoria che può essere la svolta perché conquistata contro una buona Fiorentina che gioca bene fino all’ultimo e non esce ridimensionata, ma come contro il Napoli, senza punti. La Roma non è stellare, ma sta cercando la quadratura del cerchio e in queste gare è molto solida mentalmente, anche se il cruccio rimane la difesa che prende sempre gol, ma ha margini di miglioramento. Si è visto anche molta umiltà e sacrificio, in particolare dei due esterni Salah e Gervinho. È stato un duello al vertice dove le squadre hanno cercato con insistenza il gol. La Fiorentina ha creato moltissimo, ma è stata poco lucida sotto porta, soprattutto con Kalinic e spesso spaesata quando la Roma ha innescato il contropiede. La squadra di Sousa ha forse le vertigini da quando è in testa alla classifica, ma se continua su questi livelli, potrà rimanerci a lungo e dire la sua in attesa di aggiungere il tassello in più Giuseppe Rossi.
Il Napoli lancia la sfida scudetto alla Roma dopo la quarta vittoria consecutiva arrivata sul difficile campo del Chievo. Maurizio Sarri è cauto, ma la vittoria di Verona dimostra che il Napoli è cambiato, è diventato un collettivo con la mentalità vincente. La mano di Sarri è evidente: i giocatori hanno giocato con grande personalità e sono stati padroni dell’iniziativa fino a colpire con Higuain, diventato trascinatore e leader di questo Napoli. I numeri sono da capogiro tra campionato ed Europa League: da 11 gare è imbattuto con 24 gol all’attivo contro i 3 subiti. Su questa strada prima o poi Sarri non potrà più evitare di parlare di scudetto. Il Chievo per paura è stato più cauto e ha giocato in copertura, tattica che alla fine non ha pagato per la scarsa presenza nell’area del Napoli, che ha rischiato solo in due occasioni.
Merita attenzione la Lazio che dopo la convincente vittoria sul Torino sale nel gruppone al secondo posto. La legge dell’Olimpico è implacabile dove la Lazio ha conquistato otto vittorie su otto partite, comprese le gare europee. A far sorridere il tecnico Pioli è invece il gioco offensivo espresso dalla sua squadra, che riesce perfino a non prendere gol. La difesa funziona e a centrocampo Biglia e Onazi garantiscono ulteriore copertura, mentre l’attacco con il ritrovato Klose e Felipe Anderson (doppietta) garantiscono i gol. Il Torino è invece in fase calante, solo un punto nelle ultime tre gare e impreparato alle sfide di alta classifica. A Roma resiste solo 40 minuti poi si sfalda dopo lo svantaggio.
La magia delle prime giornate di campionato che ha accompagnato l’Inter è svanita e dopo l’ulteriore prova deludente per una pretendente al titolo, a Palermo arriva solo un pareggio. È la quarta gara consecutiva senza vittorie. I nerazzurri restano nelle sfere alte della classifica ma Mancini non ha dato ancora una vera identità all’Inter. Troppo pesante nei movimenti e poche idee in fase offensiva anche perché i giocatori chiave deludono: Icardi, Kondogbia o Perisic, che illude con il gol dell’1-0. Di buono solo il coraggio di provare a vincere la partita in inferiorità numerica. Ma non basta per prendersi il campionato, l’Inter resta incompleta. Il Parlemo merita il punto, grazie al gol di Gilardino, dopo una gara ordinata e di copertura e brava a sfruttare gli spazi liberi.
Per il Milan contava vincere, ma i tre punti con il Sassuolo non hanno eliminato i problemi. Anzi i rossoneri hanno rischiato di pareggiare con un uomo in più. Un colpo di testa di Luiz Adriano all’86’ ha salvato il Milan dal baratro nel quale stava ruzzolando, ma non ha placato la contestazione dei tifosi. Niente di nuovo sul piano del gioco e unico lato positivo sono gli attaccanti che riescono a trovare il gol. Il Sassuolo è stato penalizzato dalla regola eccessiva del fallo da ultimo uomo, ma è stato bravo a recuperare con Berardi su insicurezza del 16enne Donnarumma in porta al posto di Diego Lopez. Alla fine, stremato, il Sassuolo è stato incapace di difendere il punto che avrebbe meritato.
Ha più possibilità di risalire la Juventus che contro l’Atalanta ha vinto tranquillamente con un Dybala protagonista: un gol, un assist e il rigore procurato. L’argentino ha fatto ricredere Allegri, che insiste però sui tempi di crescita e lo impegna sporadicamente, ma forse non ne può fare a meno per il gioca della squadra. Nelle ultime due gare la Juventus ha mostrato progressi e se i meccanismi in attacco migliorano (Mandzukic alla prima rete) la squadra tornerà a essere protagonista. Troppo rinunciataria l’Atalanta ed evanescente sul piano fisico, facilitando così, oltre i meriti, la vittoria della Juventus.
C’è la Sampdoria in zona Europa League grazie alla vittoria sul Verona, ormai in crisi profonda e ultimo. Gara a senso unico a Marassi, decisa dagli uomini di talento della Sampdoria con Muriel, Soriano e Eder. I blucerchiati ora devono trovare continuità per restare in alto, mentre per il Verona sono tempi bui e il tecnico Mandorlini è a serio rischio esonero. Basta un gol di Lodi contro il Frosinone per la prima vittoria dell’Udinese nel rinnovato stadio Friuli. Solo i tre punti sono motivo di soddisfazione, mentre per il gioco e la qualità, l’Udinese è rimandata. Il Frosinone ha risparmiato molti titolari (?) in vista dello scontro salvezza infrasettimanale contro il Carpi. L’Empoli respira battendo il Genoa e raggiungendolo a 10 punti in classifica. Una vittoria meritata per i toscani sempre privi di Saponara, ma con un collettivo affiatato. Decisive le prime reti in A di Krunic e Zielinski. Cade il Genoa dopo tre risultati utili consecutivi, con la prestazione più brutta della stagione in una gara giocata sotto tono e senza idee. Nello scontro diretto per la salvezza respira il Bologna e si salva il tecnico Rossi. Contro il Carpi è una vittoria in rimonta che permette al Bologna di scavalcare la rivale in classifica. Il gol vittoria arriva in extremis al 93’, ma il Bologna con l’uomo in più non ha incantato e il Carpi fa mea culpa per aver buttato via un punto fondamentale con una buona prestazione.
9° Giornata
Empoli-Genoa 2-0, Carpi-Bologna 1-2, Palermo-Inter 1-1, Sampdoria-Verona 4-1, Juventus-Atalanta 2-0, Milan-Sassuolo 2-1 Udinese-Frosinone 1-0,Fiorentina-Roma 1-2, Lazio-Torino 3-0,Chievo-Napoli 0-1
Classifica
Roma20; Fiorentina, Inter, Lazio e Napoli 18;Sassuolo 15; Atalanta, Torino e Sampdoria 14; Milan13; Chievo e Juventus 12; Palermo e Udinese 11;Empoli e genoa 10; Frosinone 7; Bologna 6; Carpi e Verona 5