Con più dell’82% dei voti Matteo Salvini batte il suo avversario Gianni Fava alle primarie della Lega. Obiettivo del nuovo segretario: “mandare a casa Renzi”
Ce l’ha fatta e, come aveva predetto, Matteo Salvini ha vinto le primarie della Lega Nord con l’82,7% dei voti, superando la soglia dell’80% dei voti, senza i quali, aveva detto, avrebbe mollato tutto. Invece supera tranquillamente la soglia che si era prefissato, contro il suo diretto avversario Gianni Fava, che invece si aggiudica il 17,3% dei voti.
“Una sola parola: grazie. Abbiamo abbondantemente superato l’80% dei voti! Ora l’obiettivo è mandare a casa Renzi, Alfano, Boschi e Boldrini, bloccare l’invasione clandestina in corso, rilanciare lavoro e speranza in Italia. Se voi siete pronti, io ci sono. Insieme si vince!”. Questo il messaggio di Matteo Salvini ai suoi seguaci subito dopo la vittoria. E a proprosito di Matteo Renzi, aggiunge in toni scherzosi: “Mi sono tolto la piccola soddisfazione di aver preso più voti di Renzi”.
Il risultato però non è quello che sperava invece Umberto Bossi che in un intervento dopo aver votato alle primarie si era espresso chiaramente contro Salvini: “Spero che vinca Fava, perché se vince Salvini e la porta al Sud, la Lega è finita”. A chi ha chiesto al Senatur se sia pronto a lasciare il Carroccio in caso di vittoria netta di Salvini, Bossi rispondeva che “ci sono migliaia di fuoriusciti ed espulsi che hanno messo assieme un partito abbastanza grande, attorno a Roberto Bernardelli: io potrei valutare la situazione, sono per continuare la battaglia per la liberazione del Nord”. A queste parole il neo eletto Matteo Salvini ha risposto: “Io non caccio nessuno”, ma ha aggiunto che “la Lega d’ora in poi avrà una voce unica, e chiunque dica qualcosa fuori posto si può accomodare fuori dalla porta”. Inoltre, secondo Salvini, “Bossi vuole stare dentro un recinto. Io invece dico: quel che accade a Londra riguarda anche Milano. Berlusconi e Renzi festeggiano la vittoria di Macron, ma i loro candidati naturali non sono arrivati al ballottaggio. Macron se n`è andato dal Partito socialista. E il candidato di Berlusconi, che doveva essere Fillon, non è arrivato in finale. Noi, invece, ce la siamo giocati in Olanda e siamo arrivati al ballottaggio sia in Austria sia in Francia”.
E per quanto riguarda Berlusconi? “Vorrei un centrodestra il più ampio possibile. Ma senza scarti di magazzino. Se qualcuno rimpiange la politica delle gite ad Arcore per chiedere lumi sulle alleanze, beh… io non sono fra questi”, ha affermato Salvini, non chiudendo completamente però le porte al leader di Fi con il quale “ci vedremo presto”.
Nella giornata di domenica 14 maggio, si sono recati alle urne per eleggere il segretario della Lega in circa 15mila. Ad appoggiare Fava, oltre che Bossi, c’era anche Roberto Maroni e tutta la vecchia guardia del partito, ma a nulla è valso, Fava ha dovuto ingoiare un’amara sconfitta: “Mi aspettavo qualcosa di meglio in termini di voti. Ma il dato che deve far discutere è la bassa affluenza, deludente. Ha vinto alla grande Salvini. Onore al vincitore. Ma non so se il risultato sarebbe stato uguale fra un mese circa dopo le amministrative. Io continuerò la mia battaglia indipendentista nella Lega come minoranza”. Fava spiega anche che “la mia operazione è stata messa in piedi per salvare la Lega”. E avverte: “Il dato politico delle primarie è chiaro, qualcuno ha cercato di annientare una componente della Lega ma non ci è riuscito. Abbiamo già perso 3mila militanti dal 2013, se vogliono evitare l’emorragia è necessario mantenersi fermi sulle nostre posizioni originarie, indipendentiste e autonomiste”.
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