Mahmood, il giovane artista milanese si impone nello spareggio della votazione finale con ‘Soldi’ davanti a Ultimo con ‘I tuoi particolari’ e a Il Volo con ‘Musica che resta‘
Parzialmente confermate le previsioni della vigilia ma non sono mancate le sorprese come l’esclusione dai primi tre posti della Bertè (che deve accontentarsi del quarto), di Irama (settimo), Silvestri (sesto e vincitore del premio ‘Dalla’ dalla sala stampa) e Cristicchi (quinto, che si aggiudica il premio per la migliore interpretazione e per la miglior composizione musicale). Giurie e televoto non hanno quindi confermato del tutto quelle che erano le indicazioni venute da social e bookmaker che indicavano Ultimo (che ha vinto anche il premio Tim per il brano più ascoltato in streaming) favorito tallonato proprio da questi quattro, dei tweet che premiavano Arisa (arrivata all’esibizione finale quasi senza voce per l’influenza) e soprattutto dalla sala dell’Ariston che proprio a Ultimo e Bertè aveva tributato le standing ovation e che alla proclamazione della terna finale ha contestato la presenza de Il Volo.
Fanalino di coda Nino D’Angelo e Livio Cori, preceduti da Einar. Dopo il verdetto finale in sala stampa le polemiche si sono accese sul tweet inviato da Salvini che preferiva vincesse Ultimo. Il vincitore Mahmood ha risposto così: “Sono un ragazzo italiano, nato e cresciuto a Milano. Nel mio brano ho messo una frase araba che era un mio ricordo”. Mahmood rappresenterà l’Italia all’Eurovision a Tel Aviv a maggio. Il brano di Mahmood racconta la storia della sua vita e il difficile rapporto con il padre, che l’ha abbandonato. In conferenza stampa Ultimo ha pesantemente aggredito i giornalisti: “Non ho mai avuto la pretesa di venire qui a Sanremo per vincere. Al contrario di voi che me l’avete tirata. Voi avete solo una settimana per sentirvi importanti e in quella dovete sempre rompere ‘er ca.…”.
Al di la delle polemiche la 69a edizione del Festival di Sanremo si chiude con un discreto successo per quello che riguarda l’organizzazione e lo spettacolo – un po’ meno per quello che riguarda i dati d’ascolto: l’ultima serata è stata vista da 10,6 milioni di telespettatori, con uno share del 56,5%, non sufficiente per migliorare il confronto con l’anno precedente, quando a guardare l’ultima serata del Festival c’era stato il 58,3% dello share. Niente superospiti stranieri quest’anno però una carrellata di grandi nomi italiani: Andrea e Matteo Bocelli, Giorgia, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Antonello Venditti e Alessandra Amoroso, Elisa e Eros Ramazzotti con Luis Fonsi. Nella conferenza stampa di chiusura Claudio Baglioni si è espresso su una sua probabile terza edizione del Festival: “Io ho finito. Ma tanto lavoro ci sarebbe da fare e mi piacerebbe persino farlo. Ora però non ne ho davvero la minima idea, anche perché il troppo stroppia”.
Ma chi è Mahmood?
Mahmood, che in realtà si chiama Alessandro Mahmoud, è un 26enne italiano: è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano. La sua carriera musicale è cominciata nel 2012, con la sua partecipazione alla sesta edizione di X-Factor, da cui però fu eliminato alla terza puntata. Nel 2017 Mahmood ha collaborato con Fabri Fibra al singolo “Luna” e nel 2018 è stato tra gli autori di “Sobrio” e di “Nero Bali”, due canzoni registrate dalla cantante Elodie e dal rapper Guè Pequeno. Lo scorso dicembre è stato uno dei due vincitori di Sanremo Giovani – a cui aveva già partecipato nel 2016 – in questo modo ha ottenuto l’accesso a questa edizione del Festival
La polemica di Ultimo, arrivato secondo a Sanremo 2019 in questi giorni continua sui social. Ecco cosa ha postato sul suo profilo Instagram:
“La mia incazzatura è molto semplice: io mi chiedo come sia possibile che il Festival di Sanremo dia l’opportunità di televotare da casa, quindi di spendere dei soldi, e poi si riesce ad arrivare a un televoto del 46,5%, noi siamo riusciti ad arrivarci, un altro artista arriva al 14%, e questa differenza di più del 30% viene completamente ribaltata dal giudizio di giornalisti, gli stessi che quando annunciano che Il Volo è arrivato terzo gridano “merde” e quando parlo io dicono “stronzetto”, “deficiente”, “vai a casa”. Mi viene da pensare che questo non sia un Festival scelto dal popolo, ma dai giornalisti. Allora perché far votare e spendere dei soldi?”
Bruno Indelicato
foto: Ansa