Gli studi sono stati condotti dal dottor Gary Nabel, capo ricercatore presso l’Istituto americano per le allergie e le malattie infettive con sede nella città di Bethesda
Il sogno di molti medici è stato quello di scoprire un vaccino per combattere diversi virus che provocano varie influenze, ma ora non si tratta più di un sogno, bensì della realtà. La scoperta è stata fatta dal dottor Gary Nabel, capo ricercatore presso l’Istituto americano per le allergie e le malattie infettive con sede nella città di Bethesda. Inutile dire che essa è stata possibile grazie al lavoro coordinato di biologi, ingegneri molecolari, medici ed esperti provenienti da altre discipline. Si tratta di una proteina artificiale, cioè non esistente in natura, che stimola le difese immunitarie contro i vari virus.
Ecco la spiegazione del dottor Gary Nabel: “Il nostro obiettivo era quello di individuare i punti deboli dei virus responsabili dell’influenza, una delle malattie più diffuse in tutto il mondo, per capire se era possibile creare un vaccino universale, cioè capace di impedire l’infezione da parte di qualsiasi virus responsabile di questa malattia. L’influenza, infatti, non è provocata da un solo virus, ma da molti. Inoltre, questi mutano la loro forma esterna, rendendosi così non riconoscibili dalle cellule del nostro sistema immunitario. Abbiamo quindi concentrato i nostri sforzi su una piccola porzione dell’involucro del virus, una proteina che si chiama emoagglutinina. Abbiamo pensato di concentrare i nostri sforzi proprio sull’emoagglutinina perché questa proteina contiene a sua volta sostanze che non sono soggette a trasformazione. Quindi, opportunamente trattate, possono essere riconosciute dal sistema immunitario e aiutarlo a contrastare l’infezione. Ma l’individuazione di questa sostanza da sola non era sufficiente a risolvere il problema. Era anche necessario trattare i frammenti di emoagglutinina per rendere la nostra idea efficace anche da un punto di vista pratico. Grazie a tecniche di ingegneria molecolare, abbiamo unito l’emoagglutinina a un’altra sostanza, una proteina chiamata ferritina, già naturalmente presente nel sangue. In tal modo abbiamo realizzato una proteina sintetica, una specie di superproteina, cioè non presente in natura, che però ha dimostrato di riuscire a stimolare la risposta immunitaria contro non uno ma tantissimi virus influenzali differenti. In pratica abbiamo creato una specie di identikit universale che consente alle nostre difese immunitarie di riconoscere, anche solo attraverso un piccolo frammento, l’intero virus. E così di aggredirlo e di distruggerlo”.
A questo punto la domanda è d’obbligo: non è pericoloso iniettare nel corpo umano una proteina non presente in natura? La risposta del dottor Gary Nabel è che non c’è nessun pericolo, sia perché il piccolo frammento di emoagglutinina non può provocare nessuna malattia, sia perché l’altra proteina, la ferritina, è già presente nel sangue (serve a trasportare il ferro nel processo di ossigenazione del sangue). La fusione delle due proteine non comporta nessuna tossicità e nessuna nocività.
A che punto sono gli studi? Finora la superproteina è stata iniettata nei furetti, che sono piccoli animali simili alle puzzole e che sono gli animali su cui in genere vengono sperimentati i vaccini, e i test hanno dimostrato che nessuno dei furetti ha sviluppato la malattia.
Ecco la risposta del dottor Nabel alla domanda sul perché gli esperimenti sono stati fatti proprio su questi animaletti: “I furetti sono, fra tutti gli animali, quelli che soffrono di influenza in maniera più simile agli esseri umani. I furetti reagiscono agli stessi virus che aggrediscono l’uomo e la risposta del loro sistema immunitario è praticamente identica alla nostra. Ecco perché, quando si svolgono ricerche scientifiche per mettere a punto vaccini di questo genere, la sperimentazione animale che precede quella sugli esseri umani è effettuata proprio su questi animali. A questo punto il passo successivo, cioè la sperimentazione sull’uomo, è davvero molto breve”.
Fra non molto, dunque, avremo un vaccino che, iniettato una sola volta, sostituirà quelli che vengono usati ogni anno e proteggerà non da uno solo, ma da tanti virus.
1 commento
Egregi signori avrei bisogno di sapere se il vaccino che combatte tutti i virus potrei farlo visto che è già un’anno che ho subito un’intervento al cuore di tre by pass.
Ci sono motivi per cui essendo stato operato al coure non potrei farlo?Potreste per favore farmi sapere cosa potri fare visto che ho le difese immunitarie basse e qualsiasi sbalzo di temperatura o corrente d’aria o sudore e altro mi fa subito venire la febbre?Aspettando una vostra risposta al più presto vi saluto cordialmente.