L’associazione culturale Identità di Pontedera, in provincia di Pisa, ha indetto anche quest’anno un concorso di narrativa e poesia riservato agli studenti a cui hanno preso parte istituzioni scolastiche di ogni parte d’Italia e anche scuole italiane all’estero. Noi studenti della Sezione Italiana dell’Institut auf dem Rosenberg abbiamo partecipato con un racconto collettivo delle classi seconde, con il racconto di Haila Capovani della 1S e con poesie di Camilla Rebecca Caldelli, ottenendo ottimi risultati. Il racconto collettivo Il guscio scritto dai ragazzi delle seconde a indirizzo linguistico e scientifico ha infatti ottenuto il premio speciale della giuria nella categoria Narrativa scuole superiori mentre Haila Capovani, con il racconto giallo Il falso assassino, si è classificata al quinto posto nella stessa categoria. Le poesie di Camilla Rebecca Caldelli sono invece state segnalate nella sezione Poesia scuole superiori. Tutte queste opere verranno stampate e pubblicate a cura dell’Associazione che ha indetto il concorso.
Abbiamo chiesto agli autori dei racconti di rispondere ad alcune domande in merito.
Di che cosa tratta il vostro racconto collettivo Il Guscio?
Racconta il desiderio di una ragazza di uscire da una vita cupa per iniziare un cammino verso la felicità. Spetta al lettore comprendere e giudicare se questo desiderio si avveri alla fine del racconto
Com’è nata e che cosa ha rappresentato per voi questa esperienza?
Questo progetto ci è stato proposto dalla Professoressa Malerba e dal Professor Vaccari che l’hanno coordinato. L’esperienza è stata compiuta dalle due seconde nello scorso anno scolastico. Si è trattato di concordare fra noi tutti le varie fasi del racconto: l’idea iniziale, la scelta e la descrizione dei personaggi, l’ambiente in cui si svolge la vicenda e la conclusione della storia
Come giudicate il percorso che vi ha condotto alla stesura del racconto?
È stata un lavoro utile e nel complesso anche divertente. Abbiamo potuto esprimerci in modo spontaneo e lasciando libera la nostra fantasia al di fuori di quanto normalmente chiesto dalle prove scolastiche tradizionali.
Ci sono stati momenti difficili?
Lavorare insieme ha naturalmente comportato anche un po’ di fatica e ha richiesto una buona dose di tolleranza reciproca.. Spesso avevamo idee diverse su come far procedere la nostra storia, ma naturalmente bisognava arrivare ad un accordo, altrimenti non si poteva andare avanti: le accese discussioni che in tal modo nascevano erano d’altra parte la prova evidente della nostra passione per il lavoro.
Potete fare un bilancio finale?
-Si può dire che siamo un po’ cresciuti sia come “scrittori” che come persone in quanto abbiamo compreso meglio anche l’importanza di saper ascoltare e apprezzare i contributi degli altri-
Haila, com’è nato il tuo racconto?
Ho sempre avuto passione per la scrittura e approfitto di tutte le occasioni che mi vengono offerte per scrivere racconti. Questa storia all’inizio era solo un compito assegnatomi per casa dalla Professoressa di Italiano.
Perché hai deciso di scrivere un giallo?
Ho deciso di svolgere il compito in questo modo, ispirandomi anche a una vicenda storica
Com’è nata poi la tua partecipazione al concorso?
Quando il Professor Vaccari me l’ha proposta, ho accettato considerandola un’utile esperienza
A tutti chiediamo infine: che effetto vi ha fatto il premio dell’Associazione Identità?
I buoni risultati ottenuti anche nel confronto con altre realtà scolastiche ci riempiono naturalmente d’orgoglio e ci stimolano a far meglio sia nel nostro percorso scolastico che in future prove letterarie
Naturalmente adesso raccomandiamo a tutti la lettura delle opere premiate: per essere buoni scrittori sappiamo infatti che bisogna prima di tutto essere buoni lettori.
A cura degli studenti della terza liceo, indirizzo linguistico e scientifico, della Sezione Italiana dell’Institut auf dem Rosenberg.